Pallonate
Che fine ha fatto Pippo Maniero?
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1 anno agoon
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RedazioneRicordate Pippo Maniero? Cosa fa oggi l’ex centravanti di Milan e Venezia?
Allenatore di provincia
Negli anni ‘90 segnava gol a raffica con le maglie di Padova e Venezia, tanto da guadagnarsi anche la chiamata del Milan, oggi Pippo Maniero allena in provincia nella sua Legnaro:
Alleno il Legnaro, una squadra di Promozione, qui nel paese dove sono nato e dove sono ritornato dopo aver smesso di giocare. Siamo fermi da ottobre, aspettiamo di sapere se la prossima stagione potremo ricominciare. Ho preso il patentino da allenatore quando ero a Venezia. Ho intrapreso questa strada per vedere com’è il mondo visto dalla panchina. Alleno da una decina di anni tra Promozione, Eccellenza e Prima Categoria. Sto studiando il mestiere, lo faccio per passione perché mi piace stare in mezzo al campo coi ragazzi e sentire l’odore dell’erba.
Nessuno come El Chino
Ha avuto il privilegio di dividere campo e spogliatoio con Baggio e Del Piero, ma il compagno con cui Maniero si trovava meglio era Recoba:
Quello con cui mi sono trovato meglio è stato Recoba. Quando è venuto a Venezia ha cambiato la mia vita calcistica e quella della squadra. A gennaio eravamo in fondo alla classifica. Io avevo fatto due gol in quattro mesi, venivo dal Milan, tutti si aspettavano grandi cose da me ed ero affranto per questa cosa. Poi è arrivato Recoba: in cinque mesi io ho segnato 12 gol, lui 11. C’era una grande intesa sul campo, sembrava che ci conoscessimo da un’eternità. Da quando è arrivato Recoba abbiamo macinato vittorie. Quel Venezia ha fatto un girone di ritorno strepitoso, ci siamo salvati con due giornate di anticipo. Alvaro è stato il compagno straniero con cui in campo ho condiviso le gioie più belle.
Come tutto ebbe inizio
Oggi siede in panchina, ma Pippo Maniero non dimentica il suo passato da calciatore, ricordando i tempi in cui, ancora bambino, prendeva a calci qualunque cosa rotolasse:
Ho cominciato come tutti i bambini della mia epoca. Io sono del ’72 e ho iniziato a giocare negli Anni ’80. I miei genitori mi raccontavano che ero attratto da qualsiasi cosa rotolasse: anche un pezzo di carta arrotolato per me era un pallone. Amavo stare fuori e calciare la palla contro il muro. Ho cominciato a giocare con la squadra del mio paese a dieci anni, ci sono rimasto per un paio di stagioni. Poi a 12 anni sono passato al Calcio Padova dove ho fatto tutto il settore giovanile.
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