Diavolo in me
E se fosse Kalinic l’uomo giusto per esaltare André Silva?
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7 anni agoon
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RedazioneIl mercato del Milan prosegue a fari spenti, come è giusto che sia dopo un inizio a dir poco scoppiettante. Manca ancora qualcosa per completare la squadra a disposizione di Vincenzo Montella, mancano dettagli per completare effettivamente la ‘piazza pulita’ cominciata lo scorso giugno. In due parole, mancano un centrocampista duttile e un attaccante di peso.
Ed è proprio il profilo del misterioso attaccante a far sognare i tifosi. I nomi si susseguono come stelle cadenti la notte di San Lorenzo: Belotti, Aubameyang, Falcao, Diego Costa e chi più ne ha più ne metta. Tutti grandi profili, non c’è che dire. Però ci si dimentica con troppa facilità dell’ipotesi più concreta e, forse, alla luce dei fatti più intelligente da un punto di vista squistamente tattico e strategico: Nikola Kalinic.
Sì, perchè al netto dell’indubbio valore tecnico del croato, il suo arrivo gioverebbe anche a quello che, nello scacchiere tattico di Montella, dovrebbe occupare il ruolo di centravanti titolare: Andrè Silva. Inutile nascondersi dietro un dito: se si puntano quasi 40 milioni di euro su un singolo giocatore, è perchè ci si aspetta di avere tra le mani un potenziale top-player. Giusto, e allora perchè, a pochi giorni dall’inizio del campionato, andare a ‘sbugiardare’ il proprio investimento comprando un attaccante di primo piano e provocando (forse) anche qualche contraccolpo psicologico nella testa di un ragazzo di appena 21 anni?
Se arrivasse Kalinic, la situazione sarebbe diversa. Intanto perchè potrebbe giocare in coppia con André Silva ricoprendo il ruolo di prima punta e aprendo gli spazi per gli inserimenti del portoghese proprio come ha fatto per due anni a Firenze con i colleghi di reparto. E poi perchè Andrè Silva potrebbe beneficiare della totale fiducia di allenatore e dirigenza, decisi a puntare su di lui quale attaccante del nuovo progetto. Un rischio? Sì, ma calcolato, vista la presenza in rosa di tanti giocatori comunque capaci di svariare sul fronte d’attacco, e motivato dalle ragioni economiche sopra citate.