Pagelle
Milan-Napoli 1-2, pagelle e contropagelle Non Evolute: Donnarumma delude, Bacca non pervenuto
Published
8 anni agoon
By
RedazioneMILAN-NAPOLI 1-2
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
Milan (4-3-3)
Donnarumma: Montella, in conferenza stampa, aveva parlato di lui come uno dei migliori talenti mondiali, dicendosi tranquillo dal pericolo che si montasse la testa. Tutto vero, anzi verissimo, ma -vista la prestazione odierna- col senno di poi sarebbe stato meglio evitare, visto che sia sulla rete di Insigne, che su quella di Callejon, Gigio non è esente da colpe. Anzi. Si riscatta parzialmente nella ripresa, quando salva due volte i rossoneri dal gol del ko, prima con un’uscita provvidenziale su Mertens, poi con una presa plastica in tuffo. Ma non basta. Voto 5
Abate: Insigne gli scivola via come una saponetta nel primo tempo e la situazione migliora solo parzialmente nella ripresa. Grave il ritardo nel posizionamento su Insigne in occasione del primo gol del Napoli. Voto 4,5
Gomez: troppi gli errori di posizionamento e di marcatura che costellano la sua prestazione, in cui soffre l’estro e la rapidità degli avanti partenopei. Voto 5
Paletta: l’unico che tappa le falle di una difesa che, questa sera, prende acqua da tutte le parti. Tampona le tante imperfezioni di Gomez e si concede anche qualche giocata di classe per esaltare il pubblico. Voto 6
Calabria: sbaglia in occasione dello 0-2 non prevedendo il taglio di Callejon e soffre per tutta la gara la dinamicità dello spagnolo che, in cooperazione con Allan, gli fa passare una serata sulle montagne russe. Voto 5
Kucka: rinunciare alla sua fisicità e alla sua cattiveria è semplicemente da pazzi, e la prova di oggi conferma l’errore di Montella nella formazione iniziale di Torino. E proprio dalla sua determinazione nasce il gol che accorcia il risultato e illude il Milan. Irrinunciabile. Voto 6
Sosa: il suo primo tempo è davvero difficile, stretto tra avversari che lo scherzano con il palleggio e lo infilano da tutte le parti. Pare l’unico argentino al mondo che, anzichè la garra, in campo mostra tutta l’indolenza dei peggio brasiliani. Sempre in controtempo, non trova la linea di passaggio e si becca il classico giallo di frustrazione. Meglio nella ripresa, quando, con un paio di aperture importanti, prova a spingere l’assedio prima di capitolare, esausto, verso la panchina. Voto 5,5
dal 74′ Bertolacci: anche lui entra in campo, ma non in partita. Voto 5,5
Pasalic: la sua traversa ad inizio ripresa è il punto cruciale della partita, come la pallina da tennis che, nel film di Woody Allen, ondeggia pericolosamente sulla rete. Peccato per il Milan che, alla fine, la sorte sorrida agli avversari. Voto 5,5
dall’85’ Niang: entra nel finale per qualche minuto, giusto il tempo di prendersi qualche fischio. S.V.
Suso: raddoppiato, triplicato, pestato, non riesce ad esprimere il suo calcio e ad illuminare la fase offfensiva dei rossoneri. Della sua gara rimane qualche buona accelerazione, ma poco arrosto… Voto 5,5
Bacca: gioca praticamente da difensore aggiunto per il Napoli, dal momento che appoggia palloni solo alle maglie azzurre, non approfitta mai delle imperfezioni arretrate degli avversari e non trova una volta che sia una il tempo giusto per l’inserimento. Esce tra gli applausi del pubblico…ma per l’ingresso di Lapadula. Voto 4,5
dal 74′ Lapadula: pochi minuti e neanche un pallone giocabile. S.V.
Bonaventura: c’è e non c’è, gioca una gara ad intermittenza in cui alterna giocate preziose a momenti in cui fa perdere le proprie tracce. E’ mancato anche lui. Voto 5,5
All. Montella: sbaglia due volte. La prima nella scelta iniziale, affidando a Sosa le chiavi di un centrocampo nettamente inferiore a quello del Napoli per palleggio e condizione fisica. La seconda ad inizio ripresa quando, mentre i suoi assediano la porta avversaria, ritarda troppo i cambi consentendo al Napoli di recuperare nervo e brillantezza. Alla fine opta per utilizzare tutte le carte del suo mazzo. Ma è tropppo tardi. E poi non si può concedere tutte le volte i primi 25′ agli avversari. Urge cambiare registro nell’approccio alle partite. Voto 5
Le contropagelle di Alessandro Jacobone
MILAN:
Donnarumma 5,5 Il nostro SuperGigio entra in contatto con la criptonite per la sua prima volta in carriera. I primi quindici minuti lo vedono colpevole su entrambi i goal. Il secondo è visibile ad occhio nudo, impensabile subire un tunnel da quella posizione. Sul secondo va con le due mani quando potrebbe sfoggiare uno dei suoi colpi migliori, la mano di richiamo. Sfiora cosi’ solamente il pallone che si infila in rete per il vantaggio partenopeo.
Abate 5,5 Continua il suo periodo di forma che lo vede padroneggiare sulla fascia coadiuvato a dire la verita’ da un partner di fascia come Suso. Ma oggi si trova tra i piedi tre buone occasioni per confezionare un cross vincente. Ma chiedere questo ad Ignazio, il Sig Tranquillo è morto sugli spalti di San Siro.
Gomez 6 Messo in difficoltà nel primo quarto d’ora dai compagni troppo sbilanciati in avanti, prende pian piano possesso della posizione. Si muove come il Gobbo di Notre Dame, ma non è quel disastro che tutti pensavano fosse.
Paletta 6 Come sopra ma con piu’ eleganza. Palettone parte male confezionando lanci sballati e interventi in ritardo. Ma sale prepotentemente col proseguo della partita insieme ai compagni.
Calabria 5 L’impegno non manca, sia chiaro, ma a ruota anche gli errori. Gli viene ordinato di spingere e questo sbilancia la squadra nella prima parte della partita. L’ammonizione e la paura di imbucate avversarie, lo limitano consegnandogli una insufficienza.
Kucka 6,5 Quando accende i motori e accellera, si porta dietro palla, avversari ed erba del campo di gioco. Il suo pressing a centrocampo permette alla squadra di recuperare palloni insperati che spesso si tramutano in occasioni da goal. Essenziale in questo Milan.
Sosa 6,5 Se non avesse preso parte anche lui alla versione “la bella addormentata di San Siro” nel primo quarto d’ora, dobbiamo ammettere di aver visto un egregio regista stasera. Lanci e aperture millimetriche, accompagnate da una regia pulita a centrocampo. Purtroppo all’eta’ della pensione non si reggono i 90 minuti. Ma oggi bene e sarebbe da folli negarlo.
Pasalic 6 Il ragazzo è giovane ma cresce con la giusta continuità. Fa un buon pressing a centrocampo e non disdegna inserimenti come in occasione della traversa sfortunata. Comprensibile che Montella voglia la sua conferma.
Suso 6,5 Brilla sempre più di tutti. Semina avversari; torna a centrocampo per chiedere la palla e non disdegna ripiegamenti se i compagni sono in difficoltà. Classe a parte, non avremmo mai pensato che il fantasma di 18 mesi fa si trasformasse in un leader silenzioso.
Bacca 5 Tornato il Bacca che non ci piace. Non riesce a far salire la squadra perche’ la palla tra i suoi piedi scotta sempre. Si vede che in campo c’e’ un gruppo di ragazzi uniti e poi lui. Si lamenta spesso con i compagni ma dovrebbe farlo con se stesso. Anche le poche occasioni avute, sprecate senza l’incisività che gli si riconosceva.
Bonaventura 6 Per qualità,Jack meriterebbe sempre di partire da 6,5. Ma ogni tanto mostra il suo avatar da Narciso e seppur regalando dribbling da Playstation, rallenta alcune ripartenze che sarebbero potute essere letali.
Bertolacci 5,5 Non mi sorprenderebbe trovare il poster di Montolivo nella camera di Bertolacci. Entra al posto di Sosa e cammina manco gli avessero montato una GoPro per le inedite riprese da centrocampo. Impalpabile.
Lapadula sv Meriterebbe piu’ tempo in campo. Va bene usarlo come arma in più da inserire a partita in corso, ma in corso, non conclusa.
Niang. Sv Entra alla fine e si capisce che e’ proprio la fine.
All.: Montella 5,5 Non possiamo dare la sufficienza al Mister per diversi motivi. Dalle immagini televisive lo si vede chiedere ai terzini di spingere mentre Calabria timidamente gli fa notare che gli attaccanti del Napoli gli passano da dietro. Tempo di realizzarlo e andiamo sotto di due goal. I cambi in attacco sono sempre troppo tardivi e così non la verve di Lapadula non ha modo di poter risultare utile. Pero’ la squadra è davvero compatta e se non decidesse di partire con l’handicap ogni santa giornata di campionato, la situazione sarebbe ancor piu’ rosea di quella attuale.