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Storari come Tevez: quando il silenzio è d’oro e le parole se le porta via il vento… La Juve si rispetta, non si prende in giro!
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8 anni agoon
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Redazione“La Juve sarà sempre la mia casa. Io, bianconero per sempre“. Così, Marco Storari salutava la sua Signora il 6 luglio 2015, all’indomani del suo passaggio ufficiale al Cagliari. Comprensibile e legittimo il desiderio del portiere pisano di ritrovare una maglia da titolare per le ultime stagioni della sua carriera dopo un lustro all’ombra di Gigi Buffon. Peccato però che, a meno di due anni da quell’addio commosso ai colori bianconeri, Storari accetti di tornare al Milan come vice Donnarumma. Dov’è finita dunque quella voglia di essere di nuovo protagonista che lo aveva spinto a lasciare quella che considerava casa sua? La domanda sorge spontanea, ascoltando le parole di Storari nel giorno del suo terzo approdo in rossonero: “Non c’è 2 senza 3! Dopo tanto tempo torno qui onorato di poter vestire nuovamente questi colori… mi sono sempre sentito a casa qui! Si riparte“. Quante case ha Storari? Quanto paga di IMU? E soprattutto, ha una memoria? Oppure l’ha persa di colpo?
E Carlos Tevez? Ricordate, tifosi juventini sparsi per il globo, in che modo l’Apache si congedava l’11 luglio 2015? “Comincia un nuovo capitolo e voglio solo dire grazie mille per i miei 2 fantastici anni alla Juventus. Voglio ringraziare i tifosi che mi hanno sempre sostenuto: nei momenti buoni e in quelli cattivi. Senza di voi non sarei stato in grado di fare due grandi stagioni, siete stati incredibili“. Ringraziava i tifosi della Juventus per il sostegno che mai gli avevano fatto mancare nelle sue due stagioni in bianconero e li salutava commosso, giustificando il suo prematuro abbandono con il desiderio insopprimibile, anzi l’urgente necessità per ragioni familiari, di far ritorno a casa, in Argentina. Ad attenderlo il suo Boca, antico amore, mai dimenticato. Peccato però che a distanza di neanche due anni, Carlitos abbia tradito il suo primo e più grande amore, cedendo alle lusinghe del Dio denaro. Un Dio che ha sembianze orientali, cinesi per la precisione, e paga bene, molto più della Juve e del Boca. E quel bisogno di casa, così urgente e insopprimibile da spingerlo a rinunciare al suo ultimo anno di contratto con la Juve? Svanito di colpo senza lasciar traccia?
Cari Storari e Tevez, l’attaccamento alla maglia della Juve, l’amore per i colori bianconeri, si dimostrano con i fatti. Le parole… Quelle se le porta via il vento! E se anche non avete amato, ma soltato finto, avete comunque l’obbligo di rispettare la Juventus e i suoi tifosi!
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