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Juve-D. Zagabria, le pagelle di Mauro Sarrica: Marchisio fondamentale, Higuain si sblocca
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8 anni agoon
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RedazioneLe pagelle di Mauro Sarrica
Juventus (3-4-1-2)
Neto S.V. – Spettatore non pagante. La Dinamo Zagabria non gli fa neanche scaldare i guanti… Benatia 6 – Si limita al compitino. Serata tranquilla lì dietro, anche troppo…
Rugani 7 – Altra prova d’autorità dell’ex Empoli che si conferma ancora una volta decisivo in zona gol. Il futuro è tutto suo. Evra 6 – Vale lo stesso discorso di Benatia. Tiene la posizione e si limita a semplici giocate senza rischiare nulla. Cuadrado 5,5 – Prova incolore della freccia colombiana che spesso si intestardisce nel dribbling sbagliando più volte i tempi di gioco. Indisciplinato.
Marchisio 6,5 – Uno dei migliori della Juve. Non è ancora ai suoi livelli abituali, ma il modo in cui gestisce e giostra la palla a centrocampo fa capire che da solo può innalzare il livello di gioco dei bianconeri. Fondamentale. Dal 74′ Sturaro 6 – Si pianta stabilmente in mediana e fa la sua parte.
Lemina 7 – Il migliore dei bianconeri. Recupera palloni in mezzo al campo, fa ripartire l’azione e propizia il primo gol di Higuain. Prezioso.
Asamoah 6 – Volitivo nel 1 tempo quando tenta più volte di partecipare attivamente alla manovra bianconera. Si spegne peró nella ripresa senza incidere più di tanto nel match.
Pjanic 5 – Non ripete l’ottima prestazione di sabato contro l’Atalanta. Il ruolo di trequartista sembrava calzargli a pennello invece stasera appare del tutto spaesato, un corpo estraneo. Mina vagante.
Dall’ 80′ Dybala 6,5 – La Joya riassapora il campo dopo più di 1 mese e mezzo e in poco più di 10 minuti fa già vedere di che pasta è fatto, con accelerazioni e cambi di ritmo che mandano in tilt la retroguardia croata. Fuoriclasse. Mandzukic 6,5 – Solita partita di sacrificio per l’attaccante croato, che fa valere la sua stazza anche in fase difensiva all’occorrenza. Gioca a totale servizio della squadra, anche se sotto porta in certe occasioni serve più incisività. Dall’ 85′ Hernanes S.V.
Higuain 7 – Sblocca il risultato con una gran botta dal limite dell’area ed è sempre nel vivo della manovra corale di squadra. Quel gol sbagliato a tu per tu con il portiere nel 1 tempo peró fa capire che ancora non è al top della condizione. Il vero Pipita certi gol non li sbaglia.
All. Allegri 6 – Schiera la Juve con un 3-4-1-2 riproponendo nuovamente l’esperimento Pjanic-trequartista. Stavolta il gioco non decolla, in certe partite con squadre chiuse a riccio sarebbe stato più opportuno schierare un tridente puro lì davanti.