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Finte, dribbling e fantasia: ricordate Mario Alberto Santana?
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9 anni agoon
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RedazioneFinte ubriacanti, serpentine brucianti, avversari saltati come birilli: l’arte del dribbling appartiene da sempre a quei calciatori che hanno qualcosa in più degli altri, dotati di estro, fantasia e per questo imprevedibili. Imprevedibili come Mario Alberto Santana, argentino dal talento indiscusso e indiscutibile, capace di accarezzare il pallone col suo destro morbido come il velluto, di servirlo ai compagni con cross tagliati e precisi dalle corsie laterali e di metterlo alle spalle dei portieri avversari specie dalla distanza.
Dopo gli inizi in Patria tra le fila del San Lorenzo, viene acquistato dal Venezia di Maurizio Zamparini, che, una volta ceduta la società lagunare e rilevato il Palermo, decide di portarlo con sé in rosanero. Dopo un’annata in Sicilia, approda in prestito al Chievo e sotto la guida di Gigi Del Neri, s’impone come uno dei migliori esterni offensivi del campionato di Serie A, conquistandosi la prima convocazione nella Selecciòn argentina.
L’esordio in maglia albiceleste è di quelli che ogni calciatore sogna sin da bambino: il 18 agosto 2004, schierato titolare nell’amichevole contro il Giappone, Mario va subito in gol, contribuendo al successo dell’Argentina sui nipponici. Rientrato a Palermo per fine prestito, aiuta i rosanero ad ottenere la loro prima storica qualificazione alla Coppa Uefa prima di trasferirsi alla Fiorentina, fortemente voluto dall’allora allenatore Cesare Prandelli.
Nei suoi cinque anni in viola, Santana conquisterà un piazzamento Champions e segnerà il suo primo gol nella massima competizione europea per club. Rimasto svincolato, passa al Napoli a parametro zero, ma la sua esperienza alle pendici del Vesuvio non sarà delle più fortunate e Mario preferirà andare a giocare in prestito tra le fila del Cesena prima e del Torino poi.
Scaduto il suo contratto col Napoli, approda al Genoa su invito dell’ex compagno Liverani, allora tecnico rossoblù, ma dopo l’esonero di quest’ultimo, gli spazi per lui si restringono e decide così di accettare i prestiti all’Olhanense, club di prima divisione portoghese, e al Frosinone. Con 15 presenze e un gol nel campionato cadetto, contribuisce alla prima storica promozione dei ciociari in Serie A. Il resto è storia di oggi e l’oggi di Santana si chiama Pro Patria.
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