Zeman-Pescara, è guerra: ‘Mi volevano gratis’. ‘Tutto falso!’

Per la serie “c’eravamo tanto amati”. Zeman e Pescara, negli ultimi anni, hanno rappresentato un binomio di quelli felici e difficili da imitare: insieme hanno infatti conquistato la storica promozione degli abruzzesi in serie A primi che il boemo cedesse al richiamo -troppo forte- della Roma.



Si sono quindi sfiorati al termine del campionato cadetto, con Zeman e il presidente Sebastiani che avevano già avviato una trattativa, poi saltata in extremis. Perché?



Secondo Zeman per il semplice fatto che “il Pescara mi voleva, ma gratis! Avevo già dato la parola al presidente Sebastiani, rifiutando altre offerte perché per me una parola data vale più di una firma. Poi però non mi ha più risposto al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente….”



Subito è arrivata la risposta di Sebastiani, che ha puntualizzato così: “Non gli ho fatto nessuna proposta indecente, non l’ho mai capito come persona e come allenatore. Quello che ha detto è una cosa vergognosa e grave perché io, come presidente del Pescara, non l’ho mai richiamato per venire gratis. Se c’è qualcuno che non ha mantenuto la parola data è stato lui quando -tre anni fa- disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via per poi lasciare la città il giorno dopo…”



Laconica la contro risposta del boemo: “Sebastiani? Che tristezza! Io confermo tutto e lascio valutare alla gente quanto accaduto…”



Intanto Zeman, sfumata la trattativa col Pescara, si è accasato a Lugano: la nuova rincorsa del boemo ripartirà dunque dal Canton Ticino…