Pallonate
Napoli – il Pagellone 2014/2015: difesa da incubo, centrocampo inesistente e attacco sprecone. Ecco servito il fallimento!
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9 anni agoon
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RedazioneRafael: La Supercoppa di Doha contro la Juventus il picco della sua esperienza napoletana, ma è impossibile dimenticare le tante insicurezze. Tant’è vero che è ormai prossimo il ritorno di Reina. Buona fortuna…altrove. Voto 5
Andujar: Dopo la gaffe di Rafael a Palermo, Benitez ha affidato a lui le chiavi della porta azzurra e, dopo un inizio che sembrava confortante, anche lui ha dimostrato l’errore della società di rinunciare a Reina. Anche per lui…tanti auguri per la carriera…altrove. Voto 5
Henrique: Qualche buco lo ha tappato, ma nel complesso si è mostrato innesto del tutto inutile. Voto 5
Britos: Fosse per me non farebbe parte di questa rosa da anni, di cose inspiegabili nel calcio ce n’è a bizzeffe, ma pur non amando per nulla il giocatore (sull’uomo non si può dire assolutamente nulla) ho apprezzato l’abnegazione e la determinazione. Resta il fatto che sia rimasto per tappare una falla d’organico a sinistra e alla fine sia stato anche utile per le rotazioni, però adesso basta: questo è un ruolo che va migliorato, non ce n’è…l’ultima immagine in azzurro racchiude tutto, con l’ignobile testata a Morata. Voto 4
Maggio: Sembrava per molti destinato dopo una finale della scorsa stagione non eccezionale a tornare agli ordini del suo mentore Mazzarri all’Inter poi invece le vie del mercato lo hanno visto confermato con il contratto in scadenza. Una condizione che stentava ad arrivare in avvio della stagione in corso lo hanno visto protagonista di prove non convincenti tanto da iniziare a sentire quelli che “Maggio è vecchio, è finito, non ce la fa più”. Invece c’è sempre stato e il rinnovo è il giusto premio. Voto 6,5
Mesto: Affidabile e polivalente ma finito molto indietro nelle gerarchie. La sufficienza la merita sempre, e a prescindere, ma forse anche per lui è arrivato il momento di giocare con maggiore continuità. Voto 6
Zuniga: Inspiegabile. Chi ci capisce qualcosa è bravo: firma il rinnovo dopo l’Arsenal in Champions, il giorno dopo il ginocchio va operato. Non rientra mai più, ma il mondiale con la Colombia lo gioca e bene. Poi di nuovo a Napoli, la stagione del riscatto. Ma non si vede mai e, inspiegabilmente, farà la coppa America con la Colombia. Mah… S.V.
Koulibaly: Partiamo dal presupposto che questo è un ragzzo giovane alla prima grande esperienza da titolare in una squadra che lotta per traguardi ambiziosi, preso a gennaio dal GenK e arrivato a Castelvolturno il giorno dopo la fine della scorsa stagione. Ragazzo volenteroso, di grande fisico e personalità, ancora acerbo ma l’apprezzabile gestione di questo calciatore da parte dello staff azzurro dovranno portarlo ad essere più continuo nelle prestazioni ed evitare di commettere errorri grossolani che possono danneggiare la squadra. Resta negli occhi l’imponente cavalcata in contropiede contro la Roma, ma purtorppo anche la cappella contro il Cagliari e molte altre…non mollare ragazzo! Voto 5,5
Ghoulam: La coppa d’Africa a gennaio lo ha limitato dal punto di vista fisico, ma la sua stagione può definirsi sufficiente. Ma ci si attende nella prossima stagione un salto di qualità importante. Voto 6
Albiol: Involuto è dire poco, forse demotivato chissà, ma non è l’Albiol visto nella scorsa stagione. Cosa gli sia successo non è dato da sapere, ma la sua esperienza a Napoli, titoli a parte, non può definirsi positiva: i numeri difensivi non mentono e i piazzamenti errati, costati innumerevoli reti, ne confermano l’efficacia. Voto 4,5
de Guzmán: nonostante diversi gol ed il ruolo, ad un certo punto della stagione, di titolare inamovibile non ha mai convinto realmente. Da rispedire al mittente, senza rimpianti. Anzi no, un rimpianto c’è: l’averlo preso… Voto 5
Jorginho: il ragazzo c’è, non si discute, forse il modulo lo ha penalizzato e con qualche infortunio in meno ad inizio stagione che ne ha condizionato il rendimento forse sarebbe potuto essere tutto diverso. Si andrà a riscattarlo ma c’è bisogno di farlo crescere e, perchè no, farlo esplodere definitivamente. Voto 5,5
Hamsik: Impossibile far finta di niente: l’Hamsik devastante di un tempo tarda a rivedersi, ma i lampi il ragazzo li ha sempre mostrati, come in occasione della Supercoppa. Gli manca continuità, ma il Capitano, e simbolo di questa squadra, va sostenuto, Sempre! Ci mette la faccia nel bene e nel male, ha sposato l’azzurro e l’azzurro ha sposato lui. E’ un classe 87 (capito, 1987!) che può ancora dire e dare tanto a questo club, a questa squadra e a questa città. Non mollare Capitano, l’orco cattivo spagnolo se n’è andato, chiedere a Gerrard o Terry se non se ne traggono benefici. Voto 6
Strinic: arrivato a gennaio dal Dnipro ha dimostrato subito di sapersi adattare bene al campionato italiano, ma la condizione precaria, con il campionato ucraino terminato a dicembre, ne ha condizionato il rendimento. Da rivedere nella prossima stagione. Voto 6
Gargano: Tornato in estate a Napoli in molti hanno mugugnato di fronte alle prime presenze da titolare all’inizio della stagione. Il pubblico del San Paolo lo fischia, anche a causa delle sue frasi poco carine quando militava nell’Inter, ma non ha mai fatto mancare impegno, voglia, corsa e determinazione, riuscendo a diventare uno di quegli uomini importanti nelle rotazioni a centrocampo per Benitez. Chiaro è che per un salto di qualità definitivo del centrocampo azzurro è bene che cambi aria. Per sempre. Voto 5,5
Inler: Non vorrei sembrare troppo duro ma se qualcuno se lo prendesse io potrei accompagnarlo dovunque. Non ha mai mantenuto le attese, non è mai stato ai livelli di Udine (rivedere per credere), non ha mai trascinato il centrocampo del Napoli con Mazzarri prima e Benitez poi. Belli i gol dalla distanza ma solo un tiro su 15 tentati finisce nello specchio, non basta. E che dire degli errori in appggio su passaggi a dieci metri…Lì in mezzo urge un cambiamento per il miglioramento e prima si fa meglio è. Senza rancore. Voto 5
Lopez: in maniera molto sciocca è stato addirittura insultato via social network da quei “tifosi” delusi che si aspettavano l’arrivo di un Mascherano e un Kramer e si sono visti arrivare “solo” un David Lopez. Lui in silenzio si è allenato e pian piano ha scalato le gerarchie in mezzo al campo, mostrando di che pasta è fatto. Non sarà un fuoriclasse ma un uomo affidabile e di grande determinazione si. Potrebbe essere utile anche in futuro, ma potrebbe anche tornare in Spagna. Voto 6,5
Mertens: La crescita di Insigne ad inizio stagione lo ha spesso messo in secondo piano nelle gerarchie di Benitez e dopo l’infortunio del 24 azzurro ci si è messa anche la sfortuna con quello scontro testa contro testa durante una gara con il suo Belgio che hanno fatto temere soprattutto per la sua vita, ma che ha rallentato la sua corsa per riprendersi il Napoli. E’ sempre imprendibile quando punta gli avversari ma dovrà guadagnare continuità, magari senza Benitez si può… Voto 6
Callejón: Un giocatore devastante, incontrollabile per gli avversari e letale sotto porta. 20 gol nella scorsa stagione, come da profezia di Benitez, hanno acceso l’interesse di molte big europee sullo spagnolo che forse avrebbe voluto lasciare la barca per tornare in Spagna, a Madrid sponda Atletico. Invece è rimasto, non si è visto nel preliminare di Champions con il Bilbao poi ha ricominciato a macinare chilometri e segnare reti con una frequenza incredibile meritandosi le attenzioni di Del Bosque e la convocazione nella nazionale spagnola. Da li in avanti è sparito, il perchè non è dato da sapere. Emblematico l’errore con la Lazio, la fotografia di una stagione disgraziata. Voto 4,5
Michu: Chi? Ah si quello che contro il Bilbao fa una delle cose più brutte mai viste su un campo di calcio, cercando l’assist ad un metro dalla porta invece di calciare con tutta la forza che ha in corpo. Sentitamente ringraziamo, buon ritorno in Premier, e si ti porti dietro l’amico de Guzman stai certo, non piangeremo. Voto 3
Insigne: Stagione iniziata con i fischi contro il Bilbao, con conseguente reazione del ragazzo, che sembravano poterlo allontanare da Napoli. Benitez lo ha sempre difeso e sempre considerato titolare di questa squadra e tanto ha insistito che Lorenzo è diventato determinante sempre più di partita in partita, fino a quella maledetta sera di Firenze e l’infortunio al ginocchio. Ci ha messo tutto se stesso per rientrare e si è conquistato la nazionale. L’anno prossimo dovrà essere la sua stagione. Voto 6,5
Zapata: Sempre in bilico tra rimanere o andare a crescere in prestito il Panterone, alla fine, è esploso, diventando una validissima alternativa al Pipita e, in casi disperati, anche partner offensivo con Higuain che gli gira alle spalle. Determinazione, voglia di lottare, e buone doti in zona gol ne fanno un uomo su cui puntare che è riuscito a cambiare i giudizi a suon di gol, tanti rispetto alle presenze in questi ultimi mesi. Ma potrebbe non bastare per guadagnarsi la riconferma. Voto 6,5
Higuaín: Numeri molto importanti che ai più attenti lasciano l’amaro in bocca per le tante occasioni sciupate che avrebbero trasformato questi numeri già impressionanti in qualcosa di incredibile. Higuain non è mai riuscito a togliersi quel velo di tristezza per una Champions sfuggita, ha provato a vestire i panni del leader di questa squadra (il gesto degli attributi a Doha speriamo sia significativo in questo senso), trascinarla sempre più lontano, motivarla o risollevarla quando le cose non vanno. Ma alla fine, nel cuore del tifoso, sono i tanti errori determinanti a rimanere impressi. Anche nei voti, perchè si poteva fare di più. Voto 5
Gabbiadini: per lui vale lo stesso discorso di Hamsik: via Benitez e puntiamo su questo ragazzo che quando gioca, segna. Lo dicono i numeri. Non è possibile preferirgli costantemente un involuto Callejon e il bello è che l’artefice di questa ‘fesseria’ si è guadagnato la panchina del Real Madrid. Ma possibile? Voto 7
Benitez: La vittoria in Supercoppa addolcisce appena il sapore di una stagione fallimentare. Bilbao è stato un segnale non recepito e la stagione ha mostrato che quella gara non è mai stata ne capita, ne, tanto meno, superata. Gol subiti da squadra che lotta per non retrocedere, centrocampo inguardabile e scelte in attacco spesso incomprensibili. Un titolo non può, e non deve, bastare. Auguri….al Real… Voto 4,5
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