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“VINCERE DA GRANDI”, VALORI IN CAMPO
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10 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha avuto il privilegio, in esclusiva, di intervistare Simone Cantagallo, Direttore della Comunicazione di Lottomatica, per saperne di più sul progetto “Vincere da Grandi”, pensato per dare opportunità a chi fatica ad averne…
Buongiorno Dottor Cantagallo, come è nata l’idea del progetto “Vincere da Grandi”?
“Il progetto è nato dopo mesi di riflessione con il Coni. Avevamo il desiderio di dare vita a un progetto sportivo importante che rientrasse nella nostra visione di responsabilità connessa al ruolo sociale del gioco legale anche in termini di strumento per contribuire a progetti di pubblica utilità. Abbiamo coinvolto il Coni proprio per avere un supporto importante attraverso il quale veicolare i valori in cui crediamo. Con questo progetto, abbiamo voluto coinvolgere i giovani meno agiati e che vivono in aree a rischio di emarginazione sociale.”
Quanto è importante il confronto con degli eroi olimpici per la crescita di un giovane?
“Sappiamo bene che i valori più nobili che trasmette lo sport sono incarnati anche negli eroi che lo praticano. Loro sono degli esempi per i giovani, dei punti di riferimento. Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo avuto un eroe sportivo al quale ci siamo ispirati, sia per le gesta sia per i valori che esprimeva. Ecco il perché della scelta di campioni olimpici per questo progetto”.
Perché avete deciso di aprire a sport ancora poco conosciuti in Italia?
“Il calcio è senza dubbio lo sport nazionale ma ci sono tanti altri sport, belli e affascinanti, che trasmettono valori fondamentali in cui ci ritroviamo tutti. Li abbiamo individuati insieme al Coni. Credo sia importante la volontà di dare spazio a sport meno noti nel nostro Paese ma che possono al tempo stesso completare la visione che i giovani hanno dello sport”.
Il calcio, sport di riferimento, ha comunque una posizione di rilievo o no?
“Non si può ovviamente dimenticare il calcio che comunque insieme ad altri sport ricopre un ruolo fondamentale nella nostra cultura. In generale il nostro obiettivo è quello di veicolare i valori in cui crediamo attraverso tante diverse discipline sportive che rappresentino un’occasione di aggregazione e condivisione”.
Roma, Napoli, Palermo e Milano, la conferma che si tratta di un progetto a livello nazionale…
“Certamente, non ci sono dubbi a riguardo. Oltre alla portata nazionale dell’iniziativa, volevamo un progetto che si rivolgesse ad aree disagiate del Paese. Così si è arrivati a scegliere le zone coinvolte, ossia Roma (a Labaro e Prima Porta) con Carlo Molfetta, capitano della Nazionale italiana di taekwondo e oro olimpico a Londra 2012. Poi Napoli (a Scampia) con Giovanni Maddaloni, Presidente e Maestro dell’A.S.D. Star Judo Club. A seguire Palermo (allo Zen) con Rachid Berradi, atleta olimpico a Sydney 2000, tra i più forti azzurri del mezzofondo e Presidente dell’A.S.D. Atletica Berradi 091. E infine anche Milano (a Quarto Oggiaro)”.
Quanto è importante la presenza del Coni in questo tipo di iniziativa griffata Il Gioco del Lotto?
“Riteniamo che ci siano delle similitudini evidenti tra le due realtà. Sicuramente, per noi, avere il Coni al fianco è importante ma credo che il vantaggio sia reciproco dal momento che entrambi portiamo avanti progetti che si basano su valori fondamentali. In tanti non sanno che Il Gioco del Lotto da anni permette di realizzare e salvaguardare alcune delle più importanti opere del patrimonio artistico e culturale italiano nonché sostenere importanti progetti di interesse sociale. Tutto questo grazie all’utilizzo di una parte dei fondi che arrivano direttamente dai ricavi del gioco. “Vincere da Grandi” rientra tra queste iniziative realizzabili grazie al gioco legale in Italia, così come avviene in altri Paesi come Inghilterra e Stati Uniti dove il gioco è considerato da sempre uno strumento importante per realizzare progetti di pubblica utilità in diversi ambiti quali educazione, cultura, sport”.
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