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PAGELLE – Milan-Genoa 1-3: rossoneri disastrosi, si salva solo Lopez! E i Grifoni volano!
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10 anni agoon
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RedazioneMILAN-GENOA 1-3
[Bertolacci (G), Niang (G), Mexes (M), Iago Falque (G)]
MILAN (4-3-3)
Diego Lopez: tre interventi decisivi nei primi 15′ a blindare la porta e ad evitare subito il tracollo rossonero. E’ lui l’unico marziano in una squadra di giocatori fin troppo ‘umani’. Sui gol subiti, invece, non ha colpe particolari. Nella ripresa evita un passivo ancora più ampio con due interventi provvidenziali su Iago e Beetolacci. Voto 7,5
Abate: un passaggio orizzontale sciagurato che manda in porta il Genoa sull’asse Edenilson-NIang. Poi ci pensa Lopez a salvargli l’onore, ma la macchia resta, così come la prestazione scialba e distratta. Voto 5
Rami: si fa scherzare in più occasioni da Niang, che fa quello che vuole in avanti e gli fa fare davvero una figuraccia. Umiliato e saltato secco anche da Bertolacci in occasione dello 0-1. Voto 4,5
Mexes: anche lui va in confusione sugli attacchi genoani ma, almeno, pesca il jolly con un tiro della domenica (pardon, del mercoledì) di pregevole fattura che riapre il match. Completa l’opera stendendo Iago Falque per il rigore nel finale. Voto 5
De Sciglio: è rientrato stasera, ma nessuno se n’è accorto. Molle negli interventi, spesso in ritardo sulla fascia e quasi svogliato nello spingersi in avanti. Alla faccia del nuovo Maldini. Voto 5
dall’80’ Destro: entra e lo si ricorda solo per un’ingenua quanto inutile carica sul portiere avversario. Voto 5
Van Ginkel: personalità sotto i tacchetti per il giovane olandese, che spesso si è lamentato dello scarso minutaggio ma che -invece- avrebbe fatto meglio a concetrarsi di più sul campo. Per cercare, almeno, di lasciare una minima traccia di sè dopo la sua stagione davvero deludente. Voto 5
De Jong: stasera persino lui è costretto a gettare la spugna di fronte al deserto calcistica che si palesa a San Siro. Corre come un matto, ma non può certo tamponare tutte le falle della mediana rossonera, anche se -specie nella ripresa- è sicuramente il più positivo dei rossoneri, l’unico a metterci l’anima. Voto 5,5
Bonaventura: tanta confusione e pochissima iniziativa concreta. Raccoglie il pieno di fischi quando, sul finale di prima tempo, si prende l’onere di calciare (alle stelle) una punizione dal limite. Voto 5
Honda: nel disastro generale, prova ad inventarsi qualcosa, ma non riesce nemmeno lui a lasciare il segno. Voto 5
dal 54′ Pazzini: entra, ma non incide, pur mostrandosi generoso e combattivo. Voto 5
Cerci: suoi gli unici due tiri verso la porta del Milan nei primi 45′. Ma come falso nove sono più le volte che viene pescato in fuorigioco che altro. Ed è irritante quando -nella ripresa- prova a giochicchiare trascinandosi per il campo. Voto 4,5
Menez: classica gara da ‘gli manca sempre una lira per fare un milione’. Solo che quella lira servirebbe, eccome. Quindi lui si innervosisce, gioca da solo e interpreta il solito monologo. Prendendosi anche il giallo che gli farà saltare la delicata sfida contro il Napoli e completando poi il tutto con l’espulsione nel finale (anche se la colpa, questa volta, non è sua). Voto 4,5
All. Inzaghi: non ci siamo proprio. Le sbaglia davvero tutte: dalla scelta di schierare Cercu finto centravanti, ai cambi, uno più incomprensibile dell’altro. Siamo forse al capolinea? Questa volta sembra proprio di sì… Voto 4
GENOA (3-4-3)
Perin: bravo in uscita a valanga su Menez in avvio, poi poco impegnato. Voto 6
Roncaglia: ci mette la ‘garra’ tipicamente argentina e dà battaglia su ogni contrasto. Voto 6,5
Burdisso: comanda bene la difesa senza sbavature. Voto 6,5
Izzo: pulito negli interventi, preciso nelle chiusure e bravo a coordinarsi con i compagni di reparto. Voto 6,5
Edenilson: fa su e giù sulla fascia come un pendolino che corre sulle rotaie senza incontrare ostacoli. Voto 7
Rincon: fa legna in mezzo al campo e domina fisicamente sulla mediana. Voto 6,5
Bertolacci: ci prova subito con un bel destro da fuori e poi con una bella percussione stoppata da Lopez. Ma la terza è quella buona e lui colpisce senza pietà e porta in vantaggio i suoi con un preciso rasoterra. Poi tanta corsa e ottime iniziativa al limite dell’area. Voto 7,5
Bergdich: disciplinato tatticamente, fa il suo in mezzo al campo e recupera diversi palloni. Voto 6,5
dall’80’ Lestienne: passerella finale per lui. S.V.
Tino Costa: si inserisce bene tra le linee e -quando scende in velocità- dispensa tutta la sua sapienza tattica. Voto 7
dal 59′ Kucka: entra bene in gara, trovando un paio di volte la conclusione e dialogando con i compagni. Voto 6,5
Niang: torna a San Siro letteralmente trasformato, rispetto all’ultima occasione quando indossava ancora la maglia rossonera. Corre, dribbla e va al tiro costantemente. E solo la grande vena di Diego Lopez gli nega la gioia del gol. Ma resta comunque lui -ad oggi- il miglior investimento futuro del Milan. Voto 7
Iago: corre, rincula, sterza e controsterza, facendo letteralmente impazzire i diretti marcatori e trovando spesso e volentieri il guizzo giusto per affondare, come nell’assist servito a Tino Costa per l’1-2. Sigilla poi il risultato con il rigore dell’1-3 finale. Voto 7,5
All. Gasperini: capolavoro tattico del Gasp, che non avrà avuto avversari impossibili, ma ha disegnato una squadra perfetta nelle due fasi e capace di aggredire alto i rossoneri imponendo il proprio gioco a San Siro. Voto 7,5