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Il fallimento rossonero è tutto nel mercato di gennaio…
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10 anni agoon
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RedazioneFacce meste e nervi tesi in casa Milan dopo l’ennesima sconfitta stagionale, quella di Udine, che sancisce il tramonto delle già residue possibilità di centrare un piazzamento europeo a fine stagione. I rossoneri, sconfitti nettamente dai bianconeri, escono dal Friuli con il morale a pezzi e con le ossa rotte, consapevoli (forse) che qualcosa cambierà a breve.
E non stiamo parlando soltanto dell’assetto societario. Perchè -a questo punto è evidente- anche i calciatori della rosa hanno le loro precise responsabilità. E anche chi questo gruppo lo ha costruito, esultando trionfalmente al termine di un mercato -quello di gennaio- che aveva lasciato piuttosto scettici tifosi e addetti ai lavori.
Andiamo a vedere promossi e bocciati del mercato invernale, caso per caso.
PROMOSSI: sono solo due, e per giunta con riserva. Stiamo parlando di Luca Antonelli e Suso, sicuramente le note più liete arrivate a Milanello nel mese di gennaio e, tutto sommato, tra i meno colpevoli del disastro attuale. Antonelli però, dopo un inizio scoppiettante (con tanto di gol alla Juve) è calato molto dal punto di vista del rendimento, livellandosi quasi al piattume generale. Suso invece ha giocato francamente troppo poco per essere valutato appieno, anche se -va detto- finora non ha quasi mai deluso.
BOCCIATI: tutti gli altri, e sono parecchi. A partire da Mattia Destro e Alessio Cerci, giocatori che avrebbero dovuto prendere per mano i rossoneri e trascinarli -a suon di gol- nelle zone alte della classifica per il rush finale. E che, invece, hanno finito per essere categoricamente bocciati su ogni fronte: logico quindi che l’attaccante marchigiano (che in campionato ha segnato gli stessi gol di Pazzini, che ha giocato molto meno di lui) verrà rispedito al mittente il prossimo giugno, mentre per l’esterno ex Atletico -in prestito fino a giugno 2016- si sta già cercando una soluzione per l’interruzione anticipata del contratto. Insomma, una Caporetto totale, almeno per quanto riguarda l’attacco. Non meglio vanno le cose in difesa, dove sono arrivati Gabriel Paletta (che ha alternato buone prove a ingenuità clamorose) e un Salvatore Bocchetti che -quando è sceso in campo- non ha certo scaldato i cuori dei tifosi rossoneri.
Insomma, una passività di 4-2 (a favore dei bocciati) che mette in serio imbarazzo la dirigenza rossonera. E pensare che, nel presentare i nuovi acquisti, Adriano Galliani parlava così: “Questi 6 giocatori erano fortemente voluti sia dalla società che dall’allenatore e non è un caso che ci siano tanti italiani, lo ha voluto Berlusconi. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi”.
Chissà se oggi la pensa ancora così…
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