Juve, 3 ragioni per puntare su Dybala e 3 motivi per lasciarlo dov’è

In attesa che Carlitos Tevez faccia chiarezza sul proprio futuro, la Juventus si muove alla ricerca di un attaccante di spessore che possa raccoglierne l’eredità o magari affiancarlo nel caso in cui l’Apache decidesse di proseguire la sua avventura in bianconero, come da accordi, fino al 2016.

Tutti gli indizi sembrerebbero convergere su Paulo Dybala, per il quale Beppe Marotta avrebbe presentato a Maurizio Zamparini un’offerta da 32 milioni di euro.

Ci chiediamo tuttavia quanto sia opportuno investire una cifra simile sul talento, cristallino non v’è dubbio, di un ragazzo che rappresenta oggi una speranza, ma non ancora una certezza. 

Abbiamo pensato a 3 ragioni per le quali la Juve farebbe bene a puntare su Dybala e a tre motivi per i quali invece farebbe meglio a lasciarlo dov’è:



PERCHÈ SÌ

1) Perché è un attaccante completo, capace di ricoprire il ruolo di centravanti, quello di seconda punta e all’occorrenza quello di trequartista con egual efficacia.

2) Perché all’indiscutibile talento unisce una personalità da veterano nonostante l’ancor giovane età 

3) Perché possiede enormi margini di miglioramento, essendo un classe 1993



PERCHÉ NO

1) Perché sono troppi 32 milioni di euro per un ragazzo che ha ancora tanto da dimostrare e che potrebbe soffrire il salto da un realtà di provincia come Palermo a un ambiente carico di pressioni e di aspettative come quello della Juve

2) Perché non ha ancora acquisito quello spessore internazionale che hanno calciatori del calibro di Cavani e Falcao

3) Perché un exploit di gol e prestazioni eccellenti può essere circoscritto a una sola stagione e magari poi non ripetersi più (vedi Rolando Bianchi ai tempi della Reggina)