Amarcord
Spettacolo Lazio: poker all’Empoli e sorpasso alla Roma
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10 anni agoon
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RedazionePrimo tempo – Che la Lazio avesse tutte le intenzioni di portare a casa i tre punti lo si è capito fin da subito. Dopo un paio di scorribande di Maccarone e Pucciarelli che non hanno minimamente impensierito Berisha, arrivati al quarto giro di orologio Felipe Anderson lancia Cavanda sulla destra, sul cui perfetto cross è stato lestissimo Mauri a bruciare l’immobile retroguardia toscana e battere l’incolpevole Sepe. La sfida prosegue senza acuti, con i padroni di casa in controllo del gioco senza però creare pericoli a Sepe. Arrivati alla mezz’ora, però, nuovo traversone dalla destra di Cavanda e nuovo stacco di testa da posizione centrale, questa volta di Klose. 2-0. Un uno due che mette in mostra tutte le amnesie della retroguardia dell’Empoli, troppo fragile e con un Tonelli in evidente difficoltà. La prima frazione si chiude, poi, con il siluro di Candreva che, con un bellissimo destro dalla lunga distanza, manda le squadre a riposo sul 3-0. Nota stonata arriva dalla già falcidiata difesa, con De Vrij che, a cinque primi dal termine, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema fisico. Nelle prossime ore gli accertamenti.
Secondo tempo – Il risultato è già compromesso per l’Empoli ma Sarri prova subito a cambiare qualcosa, inserendo Zielinski in luogo di Croce. Non cambia però l’inerzia della gara perché, al 9′ minuto, Klose ruba palla allo spaesato Tonelli, si incunea in area servendo a Felipe Anderson un pallone che il brasiliano, al secondo tentativo, mette in rete, dopo che Sepe, con un intervento prodigioso, gli aveva respinto la prima conclusione. 4-0. Con il poker la Lazio abbassa i ritmi anche se non finiscono le emozioni perché al 60′ i biancocelesti si ritrovano in 10, a causa della probabilmente affrettata espulsione di Novaretti, che aveva preso il posto di De Vrij. Il pallino del gioco a questo punto passa nei piedi dell’Empoli che, molto generosamente, si getta in avanti alla ricerca almeno del gol della bandiera. Un po’ di sfortuna ed un attento Berisha negano ai toscani la gioia della rete.
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