Rifondazione Milan, obiettivo sfoltire: ecco chi resta e chi invece parte…

Adriano Galliani prende le forbici: 31 elementi in rosa, effettivamente, sono troppi per una squadra che quest’anno non ha partecipato alle competizioni europee e che -con ogni probabilità- non vi parteciperà nemmeno la prossima stagione. Urgono quindi dei tagli mirati e strategici, sia dal punto di vista tattico, che economico: la mancata partecipazione alla Champions per il secondo anno di fila, a prescindere se Inzaghi centrerà o meno l’obiettivo paracadute Europa League, rappresenta un mancato introito importante da un punto di vista economico, ammortizzabile solo con lo sfoltimento del monte ingaggi.



E i primi indiziati a partire saranno, come spesso accade in queste situazioni, i giocatori in scadenza di contratto. Sono attualmente sette in casa Milan, di cui solo Abate dovrebbe essere sicuro di restare. Poi ci sono i giocatori in dubbio  (De Jong e Abbiati), e infine quelli che -quasi certamente- abbandoneranno Milanello, come Essien, Bonera, Mexes e Pazzini. 



Andando poi a scorrere gli elementi della rosa, sono tanti i giocatori che potrebbero trovarsi presto costretti a preparare le valigie: Agazzi, Albertazzi, Armero, Muntari, Van Ginkel e Zaccardo sono – a tutti gli effetti- giocatori in esubero che non rientrerano nei piani futuri del club di via Aldo Rossi.



Da valutare attentamente, invece, la situazione dei prestiti: Destro e Bocchetti avranno ancora una dozzina di partite per meritarsi una riconferma che, ad oggi, non appare certamente scontata. Anzi…



Chi è sicuro di restare è invece quello ‘zoccolo duro’ tutto italiano che tanto piace al presidente Berlusconi: si va da Antonelli a Montolivo, passando per Bonvantura, Poli, Cerci e Paletta, con l’aggiunta degli ‘stranieri’ Honda e Diego Lopez. 



Su tutti gli altri pende invece la spada di Damocle di un possibile esilio…