Mancini: “L’Inter? Non sono un mago”. Poi si schiera contro gli oriundi e Conte

“Non sono un mago, ci vuole tempo per impostare la squadra. Siamo migliorati, ma sicuramente c’è ancora molto da fare. Il parallelo con Mazzari non mi interessa. L’importante  è che la squadra migliori ed arrivi in fretta ai vertici“, Roberto Mancini commenta così il momento negativo dell’Inter, che non vince da un mese ed è fuori dalla corsa per l’Europa League.

L’allenatore nerazzurro si dice poi contrario agli oriundi in Nazionale. Sabato Antonio Conte ha convocato per la prima volta Eder e Vazquez in azzurro, una decisione che non è piaciuta al tecnico dell’Inter: “La Nazionale italiana deve essere italiana. Magari ci troviamo in nazionale un giocatore che non è italiano ma che ha solo dei parenti qui. Ma questa è solo la mia opinione. La Germania campione? Ma i loro giocatori sono nati in Germania… Io penso che un giocatore italiano meriti di giocare in Nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti”.

“Se le regole sono queste Conte fa bene ad applicarle, ma io resto della mia opinione. Però facciamo tanto per far uscire i giovani e poi prendiamo gli oriundi. Sarebbe meglio far uscire i nostri giovani”, ha chiuso Mancini.

Tra le prime repliche è arrivata quella del tecnico del Palermo Iachini: “Vazquez ha la mamma italiana, più italiano di lui… Se uno sente un’appartenenza sulla base di un legame affettivo tanti discorsi in più servono a poco”.