Pippo, e se per vincere bastasse sacrificare Menez?

Il calcio, si sa, non è una scienza esatta. E, proprio per questo, a volte capita di mettere in discussione persino quel giocatore che, fino a questo momento, è riuscito a ‘salvare il salvabile’, riuscendo -con i suoi gol- a coprire parzialmente le enormi falle createsi nel corso della stagione.



E così, persino un intoccabile come Jeremy Menez finisce dritto sul banco degli imputati, a dispetto delle dodici reti segnate in questa prima fase di stagione. Già, perchè il francese -in questi primi mesi in rossonero- ha sì trascinato i suoi compagni in varie partite, ma ha altrettanto lasciato a desiderare in altre, finendo per essere nettamente il peggiore in campo a causa di un mal celato nervosismo di fondo. 



In più, le sue continue esternazioni circa il proprio ruolo in campo (‘Voglio giocare da finto centravanti, il mio ruolo è solo quello’), pare abbiano stizzito e non poco diversi compagni, alcuni partiti (Torres) e altri attualmente esclusi dall’undici titolare a causa dell’invadenza tattica dell’ex Psg.



Del resto, lo stesso Inzaghi sembra proprio non riuscire a fare a meno del suo numero 7, considerato da Pippo la vera e propria stella della squadra e spesso e volentieri sembra avere un margine di ‘tolleranza’ alle sue insofferenze ben maggiore rispetto a quello riservato ai suoi compagni.



Che ora però sembrano aver perso la pazienza nei confronti di un giocatore sì dotato tecnicamente, ma spesso poco altruista e incline al dialogo con i compagni. E chissà che non possa bastare togliere il francese per rivedere del buon calcio dalle parti di San Siro…