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Mattia Destro e la solitudine dei numeri nove…
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10 anni agoon
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RedazionePrima di lui era toccato a Fernando Torres, e prima ancora ad Alessandro Matri e ad altri centravanti che -una volta approdati in rossonero- sembrano aver smarrito il senso del gol. E cosi’ anche il ‘Re Mida’ della rete (o almeno cosi’ veniva chiamato in giallorosso) si scopre meno infallibile con indosso la casacca rossonera numero 9 che, a conti fatti, sembra soffrire ancora la maledizione di Superpippo Inzaghi.
Inzaghi che oggi, da allenatore, rincuora il suo bomber: vero è che i numeri di Destro non sono certo preoccupanti (ha già segnato un gol in tre pasrtite), ma è altrettanto vero che le sue ultime prestazioni hanno posto più di un interrogativo ai tifosi rossoneri.
Ieri infatti, riferisce la Gazzetta dello Sport, l’attaccante marchigiano è risultato un vero e proprio corpo estraneo rispetto al resto della squadra. In una giornata dove comunque l’attacco rossonero è stato protagonista nelle figure di Menez e Bonaventura, l’ex romanista ha toccato appena 11 palloni nei 63 minuti giocati, non trovando quasi mai l’intesa con i compagni di reparto.
Diversamente è andata a Giampaolo Pazzini che, al di là del gol segnato su rigore, ha dato l’impressione di trovarsi a meraviglia con il resto dei compagni, come testimoniato anche dalle due occasioni costruite nei pochi minuti a disposizione (colpo di testa in pallonetto finito alto e la girata di destro che si è infranta sull’esterno della rete).
Ecco perchè, confrontando le prestazioni dei due centravanti in rosa, la partita di Destro pone qualche perplessità e rappresenta un interrogativo importante anche in ottica futura. Se infatti Pippo dovesse davvero optare per il 4-3-1-2 da qui fino alla fine della stagione, allora lo spazio per il bomber ascolano potrebbe anche assottigliarsi, come già successo recentemente per Alessio Cerci.
Entrambi infatti dovevano essere le punte di diamante del mercato rossonero ma, ad oggi, sono forse -tra i nuovi arrivati- i giocatori che hanno lasciato meno il segno. Per puntare all’Europa League però ci sarà bisogno anche di loro. E, soprattutto, dei loro gol.
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