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EDITORIALE AZZURRO – Il Purgatorio Sassuolo tra Inferno e Paradiso
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10 anni agoon
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RedazioneLa gara del San Paolo contro il Sassuolo non è il semplice saluto all’ex capitano azzurro Paolo Cannavaro, ne tanto meno una sfida con pochi argomenti: la squadra di Benitez si ritroverà nelle scomode vesti di colei che si aggira nel Purgatorio neroverde alla ricerca di un pertugio per quel Paradiso chiamato secondo posto, ma che deve guardarsi da molto vicino da un Inferno rappresentato da un risultato negativo che rimetterebbe in discussione il terzo posto.
Il week-end appena trascorso ci ha lasciato una Roma incapace di scrollarsi di dosso la pareggite che l’attanaglia da tempo, impattando 1-1 al Bentegodi contro il Verona, e concedendo al Napoli l’occasione di riportarsi a sole 3 lunghezze di distanza, tutto questo ad una settimana dalla supersfida dell’Olimpico contro la Juventus, che potrebbe già chiudere i discorsi scudetto in casa giallorossa. Ma se Hamsik e compagni tornano a vedere il secondo posto più da vicino, devono anche guardarsi le spalle da una Lazio che vince contro il Palermo e si riporta a soli 2 punti dagli azzurri, e benedire il pareggio del Torino a Firenze, che impedisce alla viola di Montella di avvicinarsi pericolosamente agli azzurri e rimanere, momentaneamente, a 3 punti .
La squadra di Benitez vuole assolutamente riscattarsi dopo il pesante ko in Sicilia con il Palermo e confermarsi ai livelli di Trebisonda, il tutto senza l’uomo chiave Higuain, appiedato dal giudice sportivo. Il tecnico spagnolo dovrebbe confermare il giocatore più prolifico del momento Gabbiadini, spostandolo prima punta con alle spalle De Guzman a destra, Callejon a sinistra ed il rientrante Hamsik sulla trequarti. Di fronte il Sassuolo calerà i suoi assi a Fuorigrotta Zaza, Berardi e Sansone per continuare a stupire. Tanta attesa per il ritorno del figliol prodigo Paolo Cannavaro, che giocherà da avversario del Napoli con la maglia neroverde, una cosa che lascia sempre perplessi con quella domanda nella testa: “Ma non è meglio Paolino di Britos?”…per me si, e continuo a non capacitarmi del perchè l’uruguayano vesta ancora l’azzurro ed il Capitano no….
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