Basta col righello: il calcio è passione e la passione non c’entra con la geometria!

Il calcio non è materia per geometri. È terra di artisti, di sognatori. Righello e squadre lasciamoli ad architetti e ingegneri, noi invece teniamoci il pallone, teniamoci stretta la nostra passione. Se davvero è “l’amor che move il sole e l’altre stelle”, statene certi, l’amore muove pure il calcio. Perché il calcio è amore.

Amore per una squadra, per una maglia, per dei colori. Si dice che l’amore di un uomo per la propria squadra superi a volte quello per la propria moglie. Forse è un’iperbole, ma non tanto lontana dalla realtà. Perché il tifo è amore, il tifo è passione. Amore viscerale, passione travolgente. Il pallone non è una sfera di cuoio da prendere a calci, il pallone è sentimento.

E come tutti i sentimenti incompatibile con quel rigore e quella freddezza che appartengono alla geometria, che per tracciare linee e unire punti ha bisogno del righello, ha bisogno delle squadre. Tutto ciò di cui invece abbiamo bisogno noi è di un pallone e due squadre, di calcio, che se lo contendano.

Galliani non è Brunelleschi, la prospettiva non è cosa di cui debba interessarsi, semmai è da un’altra prospettiva che dovrebbe guardare una partita che il Milan ha perso meritatamente e la Juve vinto legittimamente.