Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Daniel Bryan surclassa Roman Reigns: cambierà i piani WWE?

Come organizzare un PPV pre WrestleMania con un campione che non lotta e un primo sfidante e vincitore della Royal Rumble che, da “eroe obbligatorio” per il grande pubblico, si è tramutato in grande fastidio per la stragrande maggioranza del WWE Universe? Semplice, facendogli rimettere in palio il match per la massima cintura contro il beniamino della gente. Quello vero.

Sarà, ma la grande trovata di Triple H (o chi per lui) non sembra proprio così geniale. Più che a Raw si è visto a SmackDown!, andato in onda da Colorado Springs, Colorado. I due sono stati ospiti di MizTv a inizio show (inutile sottolineare chi si sia guadagnato i cori più assordanti) e, per le dinamiche sviluppatesi nel corso del talk show condotto dall’Awesome One, sono stati inseriti in altrettanti match. Quali?

Roman Reigns contro l’ormai midcarder The Miz, Daniel Bryan in un main event contro l’Authority quasi al completo (Seth Rollins, Jamie Noble, Joey Mercury… ovviamente ha vinto). Insomma, l’hanno capito anche a Stamford: chi traina l’attenzione degli appassionati di wrestling non è il vincitore della Rissa Reale, ma il grande sconfitto, il diciannovesimo classificato Daniel Bryan.

Eppure tutte le carte in tavola sembrano suggerire che il main event di FastLane abbia un solo scopo: quello di concedere a Roman Reigns una vittoria squillante contro un avversario tanto amato da tutti quanto (forse) non pronto per lottare nel match principale della notte dell’anno o forse (più probabilmente) considerato da chi comanda meno consono al ruolo di top face della compagnia.

Il rischio, con il passare delle settimane, è sempre più evidentemente quello di arrivare a WrestleMania con un WWE Universe già esausto di Roman Reigns e di doverlo tifare contro la sua volontà. Soprattutto al cospetto di un Brock Lesnar che, grazie (e forse per colpa di) Paul Heyman sta invece raccogliendo sempre più consensi.

La dirigenza WWE sembra aver fatto la sua scelta, giusta o sbagliata che sia. C’è soltanto una persona che ora ha il potere di cambiare un destino già scritto. E’ Roman Reigns stesso. WrestleMania non è dopodomani, ci sono tante settimane per salire sul ring dando vita a prestazioni che riconquistino l’amore di un pubblico che, dopo la Royal Rumble del 2014 e fino a Battleground (dove già era entrato in orbita titolo) sicuramente non avrebbe visto di cattivo occhio come oggi un suo regno da WWE World Heavyweight Champion.