Destro, buona la prima: il Milan ha bisogno dei suoi gol

Mattia Destro c’è, nonostante il Milan -chiedere a Pazzini e Torres per informazioni- non sia certo una squadra per bomber. Eppure, in soli 73′, l’attaccante piceno ha dato già prova del suo senso del gol e di tutta la sua fame di campo rimasta inespressa negli ultimi periodi in giallorosso. E allora, dopo 36′ minuti un po’ ‘spaesati’, ecco la prima palla gol sulla testa di Mattia Destro: verticalizzazione di Van Ginkel, uscita azzardata di Mirante e il numero nove rossonero che cerca un pallonetto di testa a scavalcare l’intervento del portiere ducale. Peccato solo che la palla, anzichè infilarsi morbida e sinuosa in fondo al sacco, scheggi invece la traversa e finisca quindi sul fondo, strozzando in gola l’urlo ai pochi tifosi presenti a San Siro. 



Poi, al 38′, un’ammonizione del tutto evitabile a metà campo che -causa diffida- cotringerà il neo bomber rossonero a saltare la sfida contro la Juventus. Un gran dispiacere per tutti, a partire da Destro, che paga così la sua troppa voglia di fare in termini di squalifica. La gara dell’ex romanista, dopo una ripresa di sacrificio e qualche triangolazione con i compagni, finisce al 73′ tra i fischi di San Siro: non rivolti a lui, quanto piuttosto ad un Pippo Inzaghi che -ancora una volta- sceglie di rinunciare ad una punta, piuttosto che privilegiare il gioco offensivo. Ma, si sa: ubi maior, minor cessat...