Pallonate
L’AVVERSARIO AZZURRO – Genoa, Gasperini “Non vogliamo smettere di sognare, a Napoli per giocarcela”
Published
10 anni agoon
By
RedazioneIl Genoa si appresata ad affrontare la sfida del San Paolo contro il Napoli con Gasperini che potrà contare su De Maio e Perotti, rientrati dopo la squalifica, mentre saranno assenti Costa, Marchese e Matri, impegnati nella fase di rieducazione, oltre ad Antonini che non è al meglio. Ma il tecnico rossoblu non parte battuto e, anzi, rilancia: “Il credito un allenatore non lo conquista con dichiarazioni roboanti, ma con i risultati. Quello che succede dall’altra parte non mi intessa, io guardo solo ed esclusivamente alla mia squadra. Obiettivo? Non ho voglia di rendermi ridicolo, se dicessi che puntiamo allo scudetto farei ridere. Ma sarebbe altrettanto idiota se togliessi sogni e speranze alla nostra gente. Le sfide ci sono, basta andarsele a cercare. Andiamo avanti gara per gara, sapendo che non esisteranno partite facili”.
Gasperini si sbilancia poi su quello che si aspetta dal girone di ritorno: “Ripetere l’andata. Forse i punti potevano essere distribuiti meglio, ma il nostro è stato comunque un rendimento straordinario. Errori arbitrali? Non sta bene che a sottolinearli sia l’allenatore, sarebbe un po’ come mettere le mani avanti ed io non ho mai cercato alibi”.
Poi un ricordo della gara d’andata, con gli azzurri che vinsero all’ultimo respiro con il gol di De Guzman: “Perdemmo con un gol al quinto minuto di recupero, furono decisivi i cambi. Ma da allora siamo cresciuti molto e con il rientro di Perotti e De Maio e l’arrivo di Niang non siamo più coi giocatori contati com’era capitato domenica scorsa col Sassuolo. Il Napoli ha giocato 120 minuti in Coppa Italia contro l’Udinese, ma non credo che incideranno. Benitez ha una rosa vastissima, rispetto a quella di giovedì sarà una squadra nuova per 9 undicesimi. Noi abbiamo dimostrato di essere compatti. Se non hai un grande spirito, non si recuperano partite come quella col Sassuolo, trovandosi per tre volte in svantaggio. Non ci arrendiamo mai. E a Napoli andiamo a giocarcela alla pari”.
Infine qualche considerazione sul mercato che, al momento, ha portato Niang dal Milan, ma che potrebbe togliere Struraro, vicinissimo alla Juventus: “È ancora molto giovane, ha compiuto 20 anni a dicembre. Ora dipende solo da lui, qui ha un ambiente ed una squadra ideali per fare bene. Può completare il suo bagaglio tecnico e in cambio darci delle soddisfazioni. Le sue caratteristiche sono perfette per il nostro gioco, ha velocità e resistenza per andare ad attaccare gli spazi. Può fare l’attaccante esterno come nelle sue ultime stagioni, ma anche la prima punta come veniva utilizzato in Francia a inizio carriera. Un po’ tutti dobbiamo fare uno sforzo e adattarci ad un nuovo tipo di terminale offensivo. Non possiamo clonare Borriello, Milito e Gilardino, i nostri centravanti del passato. Dobbiamo accettare allora punte centrali con caratteristiche diverse rispetto a quelle tradizionali. Avete visto Fetftatzidis domenica? Alla fine quello che conta sono solo i numeri: ovvero gol e assist. Sturaro? Lui corona un sogno e anche noi che l’abbiamo portato ad essere considerato tra i più promettenti nel panorama nazionale. Noi gente di calcio viviamo anche di queste soddisfazioni, non ci sono solo gli scudetti, le coppe e i trofei. Quando sono arrivato, Sturaro si allenava a parte e si faceva fatica a trovargli una squadra in serie B. Ora va alla Juventus
You may like
IPSE DIXIT – Meazza e i portieri cretini…
Anche attori e attrici hanno la loro squadra del cuore
Avevano le valigie in mano, ma poi…
Una favola in Premier: dall’Iran alla Terra di Albione
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari