Prima ‘cerciata’ rossonera: partitaccia, litigio e sostituzione

Che non avesse proprio un carattere malleabile, in fondo, si sapeva. La speranza, naturalmente, era che questo aspetto di Alessio Cerci non venisse fuori proprio subito, a pochi giorni dall’inizio della sua esperienza rossonera. E, invece, dopo le luci della più che positiva prestazione in coppa Italia contro il Sassuolo, ecco subito le ombre della brutta prova casalinga contro l’Atalanta.



Un Cerci nervoso, statico e poco propenso al dialogo con i compagni, sia dentro che fuori il rettangolo verde. Se è vero infatti che l’ex colchonero non ha quasi mai provato l’intesa o la giocata con i colleghi di reparto, è altrettanto vero che il suo battibecco con Abate sta già facendo il giro della rete.



Una disquisizione squisitamente tattica tra il terzino, abituato ai tagli di Honda e poco a proprio agio con i movimenti dell’ex granata, che come lui ricerca la profondità sulla fascia intasandogli gli spazi, e un Cerci non ancora calato perfettamente negli schemi di Filippo Inzaghi, che agli esterni del 4-3-3 ha sempre chiesto di accentrarsi e provare la conclusioni a rete per smarcare così il movimento dei laterali di difesa.



Una lite poi smentita, come ovvio che sia, dal club rossonero, ma vista sia dagli spettatori di San Siro, sia dai telespettatori dal divano. E che, non a caso, ha portato all’immediata sostituzione di Cerci da parte di Inzaghi, che appena finita la prima frazione di gara, ha comunicato al giocatore che non sarebbe più rientrato in campo per la ripresa.



Insomma, un’altra grana che si aggiunge ad un 2015 non certo idilliaco per i rossoneri che, se si esclude la vittoria in Coppa Italia, hanno rimediato 2 sconfitte e un pareggio (quello contro il Torino) in questa prima fase dell’anno nuovo. Decisamente troppo poco per mantenersi in scia all’Europa che conta. E se Cerci poi ci mette del suo…