Cerci, buona la prima: l’ex Atletico sembra perfetto per il 4-3-3 di Inzaghi

Dopo i 26 minuti giocati in campionato contro il Sassuolo e la panchina contro il Torino, Alessio Cerci ha finalmente fatto il suo esordio dal primo minuto con la maglia rossonera. Lo ha fatto, curiosamente, ancora contro il Sassuolo, anche se questa volta in Coppa Italia, risultando tra i migliori in campo e mostrando grande voglia di giocare, divertirsi e divertire.



La sua prova -nel tridente con El Shaarawy e Pazzini- ha soddisfatto pienamente i tifosi rossoneri, che hanno ancora negli occhi le tante sgroppate sulla fascia, l’assist con cui ha mandato in rete Pazzini e il palo colpito clamorosamente su passaggio di De Sciglio. Insomma, l’ex Atletico ha dimostrato che -nonostante una condizione fisica ancora farraginosa- il talento è rimasto intatto, nonostante le tante panchine accumulate a Madrid. 



E la sensazione è che, nel 4-3-3 di Inzaghi, Cerci possa davvero essere quell’uomo in più che fino a questo momento è troppo spesso mancato: la velocità e la capacità di saltare l’uomo e trovare spesso il fondo sono infatti qualità importanti, necessarie al Milan per risolvere le partite tatticamente bloccate, specie contro le cosìddette ‘piccole’.



D’altronde, il tecnico piacentino aveva chiesto l’ingaggio del talento di Valmontone già in estate, considerandolo del tutto funzionale al suo credo calcistico. E, se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, la storia di Cerci in rossonero potrebbe regalare davvero belle soddisfazioni ai tifosi milanisti…