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ESCLUSIVA – Ex arbitro Pieri “Tagliavento ha sbagliato ma la denuncia è ridicola, l’Aia dovrebbe aprirsi e difendere i propri arbitri. Tecnologia? Si, ma regolamentata”
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10 anni agoon
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RedazioneL’ex arbitro internazionale, ora moviolista de “Il Processo del Lunedì“, Tiziano Pieri ha parlato in esclusiva con la redazione di Calcissimo.com, a proposito delle polemiche intorno alla figura dell’arbitro Paolo Tagliavento e della sua, e della sestina arbitrale da lui capeggiata, direzione di Napoli-Juventus:
Sig. Pieri, è di queste ore la notizia secondo la quale un avvocato avrebbe presentato alla procura della Repubblica una denuncia contro l’arbitro Tagliavento per verificare se ci siano gli estremi della frode sportiva. Addirittura si menziona “l’alterazione della gara e, di conseguenza, di un campionato. Cosa prova da ex arbitro?
Sono meravigliato da questa notizia e la trovo un’iniziativa ridicola. Viviamo in un clima molto teso di caccia alle streghe, ma che si debba denunciare Tagliavento per la gestione di una partita di calcio lo trovo allucinante. Posso capire di fronte ad un fatto specifico e conclamato, ma una denuncia mediante il codice di procedura penale per una presunta frode sportiva non credo sia fattibile. Io ho avuto a che fare con ben altro tipo di accuse e spiacevoli situazioni ma dopo ben 7 anni in cui ho vissuto di tutto e di più dal punto di vista personale, ritrovare un collega, o ex collega, con una denuncia sul capo mi pare assurdo.
Lei dopo la conclusione della sua carriera da arbitro ha da poco intrapreso la strada della televisione come moviolista, qual’è la sua posizione in merito all’introduzione della tecnologia in campo?
La gol-line technology è necessaria e credo che a breve si partità, sempre se si troveranno le risorse economiche per l’istallazione in tutti gli stadi delle squadre partecipanti alla prossima Serie A, magari anche attraverso l’individuazione di qualche sponsor che possa finanziare l’operazione. Per il resto non sono sicuro che sia possibile introdurre altre modalità di moviola, sarebbe complicatissimo trovare un compromesso tra tutte le teste in ballo. Resta aperta la questione degli addizionali: sono utili? che peso decisionale hanno? Per esempio a Udine, l’arbitro Guida ha sbagliato la gestione del caso sul gol/non gol di Astori, visto che a pochi passi c’era il suo addizionale che è preposto esclusivamente per quello. Sconfessarlo è stato un errore, a prescindere dall’esattezza o meno della decisione presa.
…i vertici arbitrali avevano, però, assolto Guida, dicendo che aveva preso la decisione giusta…
Se i vertici arbitrali hanno dichiarato che Guida ha preso la decisione giusta hanno intrapreso la strada che porterà al “funerale” degli arbitri addizionali. Insomma, da ex arbitro dico che se qualcuno, durante la mia carriera, mi avesse detto “vuoi essere aiutato con un mezzo che ti permetta di limitare gli errorri sui giudizi in campo” avrei risposto con un convinto si. Ancora oggi sento dire che gli arbitri non gradiscano l’introduzione della tecnologia, ma perchè? Ma chi lo dice? Se togli ad un arbitro delle resposabilità, aiutandolo nel proprio lavoro, non vedo il motivo per cui dovrebbe non accettarlo.
Ieri sera, durante il “Processo del Lunedì”, il presidente dell’Aia Marcello Nicchi ha dato una “sufficienza piena” agli arbitri per quanto riguarda il lavoro svolto in questa stagione. E’ d’accordo con questa valutazione?
Devo dire che questa è stata una prima parte di stagione molto difficile per tutti gli arbitri, alcuni che erano considerati di alto livello non hanno mantenuto le aspettative, mostrandosi parecchio fuori forma. Per esempio Rocchi, pur essendo un buon arbitro, non ha particolarmente brillato, ma in generale si sono visti molti alti e bassi nella stagione fin qui disputata. E’ chiaro che i giudizi è opportuno farli alla fine della stagione, perchè, vi assicuro, per un direttore di gara, pur bravo che sia, non è facile essere al top della forma psicofisica per un’intera stagione. C’è tanta pressione intorno a loro e a volte un calo è inevitabile. Ottime le conferme nel rendimento di Rizzoli e Orsato ma per un arbitro fare bene il proprio lavoro non significa nulla: al primo errore ti mettono addosso un’etichetta che poi è difficile da levare. Comunque, ripeto, nel caso specifico di Tagliavento, lui ha sbagliato ma le polemiche che si sono fatte dopo sono davvero eccessive.
Quali sono secondo lei le iniziative da prendere per fare in modo che gli arbitri possano lavorare nel miglior clima possibile limitando al massimo gli errori?
Innanzitutto credo sia opportuno che l’Aia si apra maggiormente e che non viva sempre in una bolla, potrebbe essere interessante far parlare i direttori di gara, non a caldo dopo i match dei singoli episodi, ma, come accaduto con Rocchi dopo Juve-Roma, a distanza di qualche giorno per provare a spiegare le proprie ragioni. Si potrebbe indire una conferenza stampa aperta a tutti di 1/2 arbitri a settimana per condividere insieme le situazioni più spiacevoli e confrontarsi. L’Aia inoltre dovrebbe iniziare a proteggere di più i propri uomini, non si possono accettare certe bastonate gratuite in continuazione da parte di qualunque media e/o addetto ai lavori. Per esempio, pochi sanno che la prospettiva su un fuorigioco vista alla moviola è diversa rispetto a com’è dal vivo. Un esperimento potrebbe essere quello di far arbitrare una gara, magari amichevole, dotando di occhialini tutta la sestina arbitrale, per poter fare delle riprese video e verificare le posizioni dei giudici di gara nel momento in cui accadono i fatti e, soprattutto, con l’esperienza accumulata, correggere eventuali errori in maniera costruttiva e non distruttiva come si è fatto fino ad oggi. Questa è solo una proposta ma mi auguro che si decida presto di crescere senza continuamente mettere la polvere sotto al tappeto, ma eliminandola definitivamente…
La redazione di calcissimo ringrazia Tiziano Pieri per la disponibilità e per la cordialità mostrata nel corso dell’intervista.
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