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Parla Totti, l’eroe del derby: “Spero di vincere ancora con la Roma e sono convinto che succederà”
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10 anni agoon
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RedazioneIl vero protagonista giallorosso del derby è stato Francesco Totti, con due reti che l’hanno reso il marcatore più profilico in campionato della storia della stracittadina. Il capitano della Roma ha parlato di sé in una lunga intervista concessa al ‘Bleacher Report’.
Cosa rende Roma e la Roma così speciali per te?
“È speciale, perché la sento mia. È la mia città, la città che amo e la squadra che amo e per cui ho sempre tifato“.
Come definiresti il tuo rapporto con Rudi Garcia? Pensi che il suo arrivo alla Roma sia stato un successo?
“Abbiamo un buon rapporto. Garcia è un tecnico eccellente e una persona che rispetto molto. Sta facendo molto bene“.
Qual è stato il tuo momento migliore della stagione?
“Il gol segnato a Manchester, un bellissimo momento. Parlando di squadra, spero che il meglio debba ancora avvenire“
Dopo una carriera di successo così lunga, quali sono le motivazioni che ti spingono a continuare?
“Il fatto che continui a divertirmi a giocare a calcio e che voglia ancora vincere con questa maglia“.
Cos’è cambiato in Serie A dal tuo debutto nel 1993?
“Un sacco di cose. C’è molta più televisione. I giocatori sono atleti migliori e le squadre sono molto più strutturare. C’è molta più attenzione nei dettagli, specie sul terreno di gioco“.
Di tutti calciatori con i quali hai giocato insieme o contro, chi ammiri di più e perché?
“Tra i calciatori affrontati Ronaldo (Luis Nazario da Lima) su tutti, perché è stato un calciatore straordinario. Tra i miei compagni di squadra dico Batistuta e Cassano, erano incredibili“.
Hai un giovane calciatore tra i tuoi preferiti?
“Non voglio dire nomi. Ci sono molti giovani calciatori nella nostra Primavera, ma lasciamoli crescere senza stress“.
Il tuo miglior ricordo dell’ultimo scudetto vinto?
“La vittoria contro il Parma nell’ultima gara di campionato e la gioia di una città intera. Prima di essere un giocatore giallorosso ne ero un tifoso molto appassionato, so cosa hanno provato i tifosi per quella vittoria“.
Chi ha influenzato principalmente la tua carriera?
“Dirò sempre la mia famiglia, per tutti i sacrifici che hanno fatto e per tutto l’aiuto che mi hanno dato per essere diventato ciò che sono ora“.
Hai qualche rimpianto nella tua carriera?
“No, non proprio. Avrei potuto avere l’occasione di vincere di più con altre squadre, ma sono fiero di ciò che ho fatto con la maglia della Roma. Nessun’altra vittoria con un’altra maglia mi avrebbe dato le stesse emozioni e soddisfazioni che la Roma mi ha dato da capitano“.
Cosa pensi che la Roma abbia imparato dal ritorno in Champions League?
“Certamente abbiamo imparato qualcosa. Siamo mancati dalla Champions League per molto tempo e ci siamo immediatamente ritrovati in un girone molto difficile. Ci servirà da lezione per il prossimo anno“.
A parte la Juventus, chi vedi come il più grande rivale della Roma nei prossimi anni?
“Ora la Roma e la Juventus sono le squadre meglio equipaggiate per vincere il titolo. Comunque sia la Serie A è un campionato molto livellato, ogni match è difficile“.
Com’è vedere il tuo ex compagno di squadra, Montella, allenare una squadra rivale?
“Vincenzo ha mostrato di essere un bravo allenatore. Non avrei pensato potesse fare così bene in così poco tempo e devo complimentarmi con lui. È diventato immediatamente un allenatore eccellente, sia tatticamente che nella gestione dello spogliatoio“.
Come ci si sente a giocare insieme con altri due romani, De Rossi e Florenzi?
“Alessandro e Daniele rappresentano la tradizione di calciatori romani del club. Sono ottimi calciatori, miei grandi amici e rimarranno nella Roma a lungo. Sono molto contento che siano qui“.
Cosa speri di raggiungere prima del ritiro?
“Spero di vincere ancora con la Roma e sono convinto che succederà“
Recentemente a La Gazzetta dello Sport hai detto che ti piacerebbe allenare la Roma. Stai prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi?
“Ancora non ho pensato a ciò, a essere onesto. Ora sono un calciatore e il mio solo pensiero è giocare sul campo. Quando arriverà il momento ci penserò“.
Se potessi parlare al giovane Francesco Totti, che consigli gli daresti?
“Gli direi di ripetere ogni cosa che ha fatto il Totti anziano. Se ci riesce“.
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