Roma, Rudi Garcia pensa a Charlie Hebdo: matite per tutti in conferenza stampa

Si avvicina il momento del derby di Roma, ma la mente di Rudi Garcia non può che andare alla natìa Francia e alla strage di Charlie Hebdo. L’allenatore giallorosso, infatti, ha pensato di porre una matita su ognuna delle sedie preparate in sala stampa per la sua conferenza pre-stracittadina.

“E’ stata una mia scelta che il club ha accolto – ha ammesso il tecnico, che ha parlato da un microfono su cui è stata apposta la scritta ‘Je suis Charlie’ –. Io sono francese e il mio Paese è in lutto, ho voluto fare questa cosa per solidarietà alla mia gente. E’ un momento in cui dobbiamo essere tutti uniti. Ho scelto il simbolo della matita, perché questa libertà deve restare per tutta l’eternità. Gli eventi di Parigi non devono cambiare la nostra realtà, noi come i giornalisti di Charlie Hebdo dobbiamo fare in modo di divertire la gente. Perciò mi sento uno di loro“.

Tutto il resto viene di conseguenza: “Pozzo ha detto che io farei il furbo? Parliamo di cose serie, non voglio perdere tempo con questioni puerili. Voglio parlare di calcio, di gioco e di una Lazio che è una squadra difficile da affrontare, aggressiva. E’ la squadra che ha commesso la maggior parte di falli in campionato e che ha grande qualità e capacità di andare in gol. Noi dovremo imporre il nostro gioco con efficacia“.

Infine un cenno al calciomercato: “Se confermo che Destro resterà alla Roma? Sì“.