Juve, allo Stadium arriva l’Inter del Mancio: la Signora affila le unghie e si prepara alla battaglia!

Non è una partita come le altre Juve-Inter, non lo è mai stata e mai lo sarà. È il Derby d’Italia, signore e signori! Una sfida dall’esito imprevedibile, un match che fa storia a sè. Le gerarchie del campionato raccontano di una Juve sulla carta strafavorita contro un’Inter depressa, che neanche il guru della panchina Roberto Mancini è riuscito sinora a risollevare.

Sulla carta, dicevamo, ma tra ciò che c’è scritto sulla carta e quel che attesta invece il campo, a volte, può esserci grande differenza. Dovrà essere la Juventus a fare in modo che il campo racconti la stessa storia che c’è scritta sulla carta, ma per riuscirci la squadra di Allegri, anzi, Allegri, non potrà permettersi di perseverare, diabolicamente, negli errori commessi contro Samp e Napoli.

Bisognerà stare attenti a non sottovalutare un avversario, tecnicamente più debole, ma orgoglioso e desideroso di compiere l’impresa. Un’impresa che Buffon e compagni dovranno subito far apparire impossibile da realizzare, facendo appello a quella cattiveria e quell’intensità di contiana memoria, smarrite chissà dove oppure forse sopite dall’insostenibile moscezza di Allegri.

Aggredire l’Inter senza concederle respiro, metterla alle corde e mandarla al tappeto assicurandosi che ci rimanga fino a che l’arbitro non avrà ultimato il conteggio di 10. Tradotta in termini calcistici, la suddetta metafora pugilistica vuol dire che i bianconeri dovranno partire forte alla ricerca del vantaggio e non smettere di spingere una volta trovatolo, ma, anzi, approfittare dell’inerzia favorevole per assestare il colpo del ko e chiudere la gara già nel primo tempo, per poter poi limitarsi a gestire nella ripresa, sfruttando le ripartenza che sicuramente l’avversario concederebbe sbilanciandosi in avanti nel tentativo di riaprire la partita.

Sarà importante la lettura dei momenti chiave del match da parte di Allegri, che dovrà essere più svelto e abile nei cambi di quanto non lo sia stato nel corso della finale di Supercoppa contro il Napoli. Buone notizie intanto giungono dall’infermeria, che tra i suoi degenti da oggi non annovera più Martin Caceres, che torna quindi arruolabile proprio contro l’Inter, lui che all’Inter ha già fatto male in passato.