Pagelle Juventus
British Corner – Football Truce, quando il Natale interruppe la Grande Guerra
Published
10 anni agoon
By
RedazioneUna nota catena inglese di supermercati vi ha tratto ispirazione per realizzare uno degli spot più apprezzati degli ultimi anni (Sainsbury’s OFFICIAL Christmas 2014 Ad). Gli improvvisati match di football tra i soldati tedeschi e britannici durante la breve tregua di Natale, tenutosi nella terra di nessuno che divideva le trincee sul fronte occidentale in Francia, “compiono” in queste ore 100 anni. Una storia commovente, intrisa di umanità e grande empatia. Un unicum, in quel lustro di massacri e distruzione. Scoppiata ad agosto del 1914, la Grande Guerra si pensava sarebbe durata poco, addirittura che potesse finire prima della fine dell’anno. E invece a Natale si contavano già 750mila vittime, mentre lembi di Europa erano segnati da lunghe trincee, dove la vita era durissima e il tempo sembrava non passare mai. Nel fango, con i topi che scorrazzavano ovunque e un freddo pungente che non ti abbandonava mai, i soldati sognavano di essere altrove, contornati dai loro affetti nella pace e la tranquillità delle loro case.
Ma quel 25 dicembre del 1914 riservò loro una piacevole sorpresa. “Un paio di inglesi hanno portato una palla dalle loro trincee e così è iniziata una partita molto vivace. Che cosa fantastica, meravigliosa e strana! … Grazie al calcio e al Natale, la festa dell’amore, nemici giurati si sono brevemente trasformati in cari amici”. Così raccontava ai suoi cari in una lettera spedita in quei giorni il tenente Kurt Zehmisch, sopravvissuto alla Prima Guerra mondiale, ma scomparso sul fronte russo durante la seconda. In realtà la sua missiva è stata ritrovata dal figlio Rudolf solo nel 1999, tra alcune carte conservate in soffitta. Poi si sono aggiunte altre testimonianze, altre prove che hanno trasformato un mito, una favola come quella della Football Truce in un episodio reale, di vita vissuta. A lungo, infatti, storici e giornalisti hanno ritenuto che i racconti orali sulle partite di calcio tra soldati nella No Man’s Land fossero troppo belli e romantici per essere veri. Invece andò proprio così. Ora ci sono numerosi libri e raccolte di documenti che lo dimostrano. Anche il museo della guerra di Ypres, in Belgio, ha reso omaggio all’episodio.
Quegli incontri tra tedeschi e inglesi, singolari antesignani di ben altre sfide ai Mondiali o agli Europei, erano la lampante dimostrazione di come il football avesse già raggiunto una immensa popolarità non solo nel Regno Unito. “Inventato” dai rampolli dell’alta borghesia e della nobiltà, oltre Manica il calcio era ormai lo sport della working class per antonomasia. Tanto che qualche fante aveva pensato bene di portarsi una palla di cuoio anche in guerra.
Adesso sappiamo che quel giorno di Natale tutto iniziò con un canto di Natale, “Stille Nacht”, intonato dalla trincea tedesca. I britannici, che ben conoscevano il motivo (il loro “Silent Night”), dimostrarono di apprezzare e si susseguirono così una serie di gesti “distensivi”, culminati in gruppi di uomini in divisa e anfibi a rincorrere un pallone felici e spensierati. Anche se solo per poche ore.
Luca Manes
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”