‘Mafia Capitale’? Preziosi non ci sta: “Non ho mai usato quell’espressione, risentitevi la mia intervista”

Le parole di Enrico Preziosi hanno avuto una forte eco nelle ultime ore. Il presidente del Genoa aveva inveito dopo la conclusione della partita contro la Roma, ma all’indomani della partita ha telefonato alla ‘Gazzetta dello Sport’ per spiegare meglio il senso delle sue parole.

“Andatevi a sentire la registrazione della mia intervista al Ferraris a fine partita. Non ho mai fatto quel riferimento che mi si mette in bocca… non ho mai detto nulla del genere. Mi è stata fatta una domanda precisa, è stato il giornalista ad usare quel termine. A lui ho risposto testualmente: ‘A Roma succedono cose strane, non vorrei che pure il calcio…’. Stop“, le parole del numero uno del Grifone.

Il riferimento in questione è a ‘Mafia Capitale’, un riferimento che Preziosi rivendica di non aver mai fatto: “Non ho mai usato quell’espressione, pretendo che questo aspetto venga messo in rilievo, altrimenti è troppo facile estrapolare una frase dal resto del discorso per mettermi in cattiva luce. Posso portare la registrazione dell’intervista in qualsiasi sede per dimostrarlo“.

“Proprio per questo motivo ho specificato che non si dare all’arbitro la colpa per la nostra sconfitta contro una Roma fortissima, alla quale non si può regalare un uomo per un’ora di gioco. Ho detto che Banti è una iattura, perché ha arbitrato male e il mani fischiato a Perotti non me lo sono inventato io. Sta di fatto che Diego sarà squalificato. E Sturaro, che era solo davanti a De Sanctis, è stato fermato per un fuorigioco inesistente. Detto questo toglietemi dalla bocca espressioni che non ho usato“, la conclusione di Preziosi.