Inter, il ritorno del ‘figliol prodigo’ Mancini… snobbato dall’indifferenza di San Siro

C’è stato il derby (un pareggio), la trasferta dell’Olimpico contro la Roma (una sonora sconfitta), quindi l’Udinese. La sfida ai friulani poteva essere considerata la prova del nove dell’affetto del popolo nerazzurro per Roberto Mancini, o quantomeno del suo livello di aspettativa per il ritorno del mister dei tre scudetti vinti dopo Calciopoli.

Le attese sono andate parzialmente deluse. A Mancini è stata tributata un’ovazione, la più rumorosa della serata, solo al momento dell’annuncio delle formazioni. Per il resto San Siro è rimasto fondamentalmente silenzioso.

Non ha mancato di sottolinearlo la Curva Nord, che per tutta la durata della partita ha esposto un eloquente striscione: “Pubblico di San Siro: visto che ora non avete più chi fischiare… vediamo se almeno incominciate a tifare!!!“. Riferimento fin troppo evidente a Mazzarri e alla polveriera che il Meazza era diventato nelle ultime settimane della gestione del toscano.

Contro i bianconeri dell’ex amico Stramaccioni, però, il pubblico non si è mai veramente scaldato. E oltretutto si è riversato allo stadio in numeri tutt’altro che da capogiro. Il numero ufficiale dei paganti è stato di 34.912 unità, dalle quali però vanno tolti diversi abbonati che non sembrano essersi presentati alla ‘Scala del Calcio’. E tutto nonostante una serata milanese sì fredda, ma dal tempo sereno.

Non esattamente il miglior modo di accogliere quello che agli occhi di molti dovrebbe rappresentare un attesissimo figliol prodigo…