Amarcord
A Genova Inzaghi vara un Milan camaleontico
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10 anni agoon
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RedazioneNel calcio, dicono sempre gli allenatori, i numeri contano fino ad un certo punto. 4-3-3, 4-4-2, difesa a tre, rilevano poco se poi mancano concentrazione, cattiveria agonistica, voglia di vincere e di giocare per la squadra. Serviranno tutte queste componenti al Milan, più ancora del giusto modulo, per vincere a Marassi, contro il Genoa. La squadra di Gasperini è attualmente terza in graduatoria, a pari punti col Napoli. La sfida contro il rossoblu è dunque un vero e proprio scontro diretto, uno snodo fondamentale per la stagione rossonera.
Come sempre gli capita, anche questa volta Inzaghi ha minuziosamente preparato il confronto. Lasciare le cose al caso non piace al tecnico del Milan che ripartirà dalla buona prestazione offerta contro l’Udinese. L’assetto, insomma, ricalcherà quello già ammirato a San Siro contro i friulani, per uno schieramento in cui gli uomini e le idee prevarranno sui numeri. Il dogma, a dire il vero, è solo uno, quello della difesa a 4. Le cronache, infatti, parlano di un 4-3-3, che in realtà in fase di non possesso si trasformerà in 4-1-4-1 ma che potrebbe anche essere stravolto in 4-2-3-1, sempre con gli stessi giocatori, perchè, come detto, il modulo è importante ma fino ad un certo punto.
Tra i pali, quindi, andrà Diego Lopez, protetto da Bonera, Rami, Mexes ed Armero. A centrocampo si registra il rientro da titolare di Montolivo, dopo il lungo infortunio che gli ha impedito di partecipare al mondiale brasiliano. In mezzo al campo serve qualità e Superpippo spera che il capitano rossonero sia in grado di fornirla fin da ora. A completare il terzetto di centrocampo, De Jong e Bonaventura. Anche davanti, le scelte saranno le stesse di domenica scorsa , con Honda ed El Shaarawy larghi e Menez nel ruolo di nueve.
4-3-3 dunque? Non necessariamente. Nelle fasi di non possesso palla, infatti, le due ali, El Shaarawy ed Honda, arretreranno all’altezza delle due mezz’ali, con De Jong a sua volta più basso a fare schermo davanti alla difesa. Un 4-1-4-1 che, secondo Inzaghi, permetterà al Milan di coprire meglio il campo e la porta di Diego Lopez. Le varianti, però, non sono finite. Questo stesso Milan, a seconda dello sviluppo del gioco, potrebbe infatti schierarsi col 4-2-3-1, grazie alla duttilità di Bonaventura, perfettamente in grado di avanzare di qualche metro e sistemarsi centralmente rispetto al faraone ed al giapponese. Nella gara più importante, in quella da vincere assolutamente per poter continuare a sognare il terzo posto, quindi, per Inzaghi gli unici numeri che contano sono i tre punti da portare a casa.
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