Amarcord
Serie A – Super Zaza ferma la Roma: Ljajic firma il 2-2 in extremis, Juve a +3
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10 anni agoon
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RedazioneROMA-SASSUOLO 2-2
[Zaza (S), Zaza (S), Ljajic (R, rig.), Ljajic (R)]
Termina 2-2 la gara dei grandi rimpianti tra Roma e Sassuolo valida per l’anticipo del 14° turno di serie A; rimpianti che, inevitabilmente, sono sia neroverdi (che ad una manciata di minuti dalla fine erano in vantaggio per 2-0) che giallorossi, visto il black out totale subito dalla banda Garcia nei primi 45′.
Pronti via e, dopo un quarto d’ora di chiara marca giallorossa, a passare in vantaggio è clamorosamente il Sassuolo: retropassaggio innocuo di Yanga Mbiwa per De Sanctis che, incurante del pressing forsennato di Zaza, tarda a liberarsi del pallone che poi puntualmente calcia addosso al centravanti neroverde. Ecco quindi la parabola che vale il più classico dei gollonzi e il Sassuolo è avanti 0-1 al 15′. L’errore dell’estremo difensore manda completamente in bambola tutta la retroguardia giallorossa: non passano nenche 3′ e, al 18′ Zaza concede il bis approfittando di un’ottima verticalizzazione di Missiroli e spedendo violentemente in rete il pallone per lo 0-2. La doppia sberla subita sveglia la Roma, che prova subito a reagire al doppio svantaggio con un colpo di testa di Pjanic che fa la barba al palo e con un tiro potente di Ljajic neutralizzato da Consigli. Il Sassuolo però, quando riparte, fa male ai giallorossi che si salvano con Yanga Mbiwa in un paio di occasioni sugli scatenati Sansone e Zaza. Al 28′ poi la Roma è anche sfortunata perchè Holebas, dopo una grande cavalcata sulla sinistra, staglia un gran mancino sulla traversa e non riesce quindi a riaprire il match. L’ultima occasione del primo tempo è però ancora per il Sassuolo, con Berardi che viene anticipato all’ultimo da Holebas prima di riuscire a depositare in rete un cross di Peluso.
Quindi la ripresa che racconta del forcing romanista alla ricerca del pareggio, interrotto subito dall’espulsione rimediata da De Rossi che, dopo aver perso palla a centrocampo, stende in maniera plateale Sansone lanciato a rete. Quindi Garcia ridisegna la squadra con i cambi che risulteranno poi decisivi: fuori gli impalpabili Strootman e Iturbe e dentro Nainggolan e Gervinho. E’ la svolta, anche se non immediata, della gara. Sì, perchè c’è spazio anche per una bella rasoiata di Berardi che, imbeccato splendidamente da Zaza, chiama De Sanctis ad un grande intervento per scongiurare il gol. La Roma però alza il baricentro e trova al 76′ il rigore che riapre la gara: percussione sulla sinistra di Gervinho, che prova il tiro colpendo il braccio (anche se la palla sembra prima sbattere sulla coscia) di Vrsaljko: l’arbitro concede il rigore che Ljajic trasforma per il 2-1. Il gol suona la carica e la Roma, spinta dall’Olimpico, si getta alla ricerca del pareggio, che arriva all’ultima occasione buona ancora con Ljajic che, su traversone di Florenzi (in sospetta posizione di offside), pesca il jolly per il 2-2, salvando la Roma da una sconfitta che sembrava inevitabile a una manciata di minuti dalla fine.
Finisce quindi 2-2 all’Olimpico, con la Roma che non approfitta del pari della Juve contro la Fiorentina e resta a – 3 dalla vetta; il Sassuolo invece coglie l‘ottavo risultato utile consecutivo, aumentando il proprio record positivo in serie A, ma deve rammaricarsi per aver fallito in più occasioni il terzo gol che, forse, avrebbe chiuso questa pazza gara.
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