Il Moviolone
Tanti auguri al mito del tennis Monica Seles!
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10 anni agoon
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RedazioneMonica Seles nasce a Novi Sad il 2 Dicembre 1973, nello Stato un tempo chiamato Jugoslavia, in una famiglia di origine ungherese.
Inizia la carriera tennistica a 6 anni allenata dal padre e la prima vera svolta avviene nel 1985 quando, dopo aver trionfato all’Orange Bowl in Florida, viene notata dal noto coach Nick Bollettieri, che convince la famiglia a trasferirsi con la figlia negli States, per allenarsi nella sua popolare Accademia.
I risultati non tardano ad arrivare. Il 1989, anno dell’esordio nel circuito professionistico, mostra al mondo una tennista a tutto campo, tecnicamente completa con una grinta fuori dal comune, amplificata dai possenti urli che accompagnava ogni volta che colpiva con violenza la pallina. Devastanti i colpi da fondocampo della mancina, a partire dal servizio per proseguire con il diritto e il rovescio, entrambi giocati a due mani.
Nello stesso anno conquista il primo titolo nel circuito mondiale femminile, trionfando a Houston dopo aver sconfitto in finale nientemeno che Chris Evert. Da quel momento, la sua carriera inizia inevitabilmente a decollare.
L’anno successivo, nel 1990 conquista gli Open di Francia, divenendo la più giovane giocatrice di sempre a trionfare a Parigi. Sconfigge in finale l’affermata campionessa teutonica Steffi Graf, inaugurando una rivalità che, prima del tragico epilogo, è stata in prevalenza appannaggio della slava.
Nel 1991 trionfa in ben tre prove dello Slam, vincendo agli Australian Open, riconfermando il titolo conquistato al Roland Garros e a Flushing Meadows.
Nel 1992 sfiora il Grande Slam, riconfermando tutte e tre le vittorie ottenute l’anno precedente, perdendo la finale di Wimbledon contro una scatenata Steffi Graf, la quale si prende la rivincita dopo la sconfitta al fotofinish patita nell’atto conclusivo dell’Open di Francia poche settimane prima.
Il 1993 si apre con i migliori auspici per la giovanissima Seles, che conquista l’ottavo Slam trionfando nuovamente agli Australian Open. Nessuno sembra poterla sconfiggere.
Ma, il 30 Aprile del 1993 avviene un fatto terribile che condizionerà irreversibilmente la carriera della diciannovenne. A metà del secondo set contro la bulgara Maleeva, nel torneo di Amburgo, uno squilibrato di nome Günther Parche elude la sicurezza e accoltella alla schiena la tennista naturalizzata americana. Si trattava di un accanito tifoso della diretta rivale della Seles, Steffi Graf, pensando in tal modo di far tornare la tedesca sul tetto del mondo, dopo che la prima posizione le era stata tolta proprio dalla avversaria.
La ferita inferta alla Seles risulterà poco profonda e non le causerà gravi problemi a livello fisico. La ferita più grave aveva colpito però la sua mente portandola, clamorosamente, ad abbandonare le competizioni per oltre due anni.
Torna a giocare nel 1995, rientrando ad alti livelli, ma il trauma subito le impedirà di raggiungere gli stessi impressionati risultati che, senza l’infausto evento, l’avrebbero forse resa la giocatrice più vincente di sempre.
Trionfa per l’ultima volta in una prova dello Slam l’anno seguente, sconfiggendo ancora una volta Steffi Graf a Melbourne. Nello stesso anno, con la nazionale americana, conquista la prestigiosa Fed Cup, competizione a squadre per nazioni.
Raggiungerà nuovamente una finale dello Slam nel 1998, al Roland Garros, dopo una sfida molto combattuta con la spagnola Aranxta Sanchez Vicario. Nel 2000 ottiene la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney e si aggiudica nuovamente la Fed Cup.
Nel 2003 un grave infortunio al piede la porterà all’inesorabile declino, ma annuncerà il ritiro definitivo dalle compezioni solo cinque anni dopo.
Sono molti i quesiti riguardo alla fortissima giocatrice di Novi Sad, tra cui quello che troppo spesso si è udito: quanto avrebbe vinto senza il tragico evento del 1993? E’ una domanda alla quale nessuno può rispondere, ma una cosa è certa: nei primi anni ’90 è stata l’indiscussa regina del circuito femminile. E questo primato, non può levarglielo nessuno.
Da: http://worldsports1987.com/
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