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Sfogo di un ex calciatore professionista: la storia di Campisi
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10 anni agoon
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RedazioneCaro Fulvio,
mi piace raccontarmi perchè in un paese guidato da una casta politica corrotta e che pensa solo ai propri interessi, in cui, vi è un popolo di cui la metà è alla fame ma pare non reagisca e non faccia nulla per opporsi,e in cui vi è un governo in cui nulla funziona ma tutti pagano, il CALCIO oggi è arrivato alla medesima situazione! Il calcio oggi rispecchia appieno la situazione che domina ormai questo paese ; corrotto e caotico!
Svincolatomi da Verona nel Dicembre 2012, decido di cercare fortuna all’estero perchè ormai qui non funzionava già più nulla! Passo dagli USA, poi in Romania e concludo in Grecia, ad Atene.
Rientrato in Italia a giugno, prima del ritiro estivo, mi trovo spiazzato. In (ormai vecchia) C1, oggi Lega Pro (che di meglio forse ha solo il nome), mi offrono poco più di 1,000 euro al mese e una scatola di arance, nonostante sono un giocatore che ha in curriculum più di 100 presenze nei professionisti in squadre importanti come Atalanta e Verona. Al telefono coi direttori sportivi e procuratori la frase che mi sento ripetere è sempre la stessa ; “Campisi,lei ci farebbe comodo..ma il budget è quello che è..e poi, lei capisce, al suo posto prendiamo un UNDER, non ci costa nulla e in più prendiamo i contributi dalla lega per il minutaggio, ci guadagniamo e paghiamo lo stipendio degli altri giocatori quasi. O accetta 1000Euro e 2 peperoni o ci dispiace ma non se ne fa nulla”.
Almeno 5 squadre mi ripetono questa tarantella, e anche i procuratori che il giochino ormai lo conoscono bene!
Decido, di avvalermi del mio buonsenso, faccio ricorso alla mia intelligenza e alla mia famiglia e penso al mio futuro. Inizio A LAVORARE, in barba a questo calcio malato che di calcio oggi ha forse solo la parola.
MACALLI, con la sua regola dei giovani ha DISTRUTTO il calcio rendendo la Lega Pro un campionato giovanile, fatto di accordi tra società e direttori sportivi che portano nelle loro tasche più quattrini, a discapito dei giocatori, che, se under, giocano per convenienza e vengono illusi, se over (non rientrano nella regola giovanile) sono costretti come me a fare una scelta ; SMETTERE O PROSTITUIRSI X 2 LIRE (capisci bene quanti promesse e giovani talenti sprecati che non avranno mai un futuro).
Inizio a lavorare, mi creo la mia attività; i negozi, il KymoneyTeam (reclutamento e formazione di imprenditori) e l’Mpcd (prodotto di pulizia anche nel campo petrolifero e delle bonifiche) e scendo nei dilettanti, perchè la passione comunque non muore mai. Categoria questa che inoltre mi permette anche di dedicarmi al lavoro. Addirittura guadagno (sulla carta) di più che in lega pro, PAZZESCO NO?
Un anno così, tra Caronnese e Olginatese. 2 piazze incredibilmente serie,sono fortunato. Peccato che tra incompetenza e mancanza di tutele, mi passi presto la voglia di giocare. Ho sempre fatto
il professionista, e scendere di categoria e interpretare il calcio solo come un passatempo non fa proprio per me.
Smetto x un anno. Ma, dopo un periodo così lungo di inattività e le mie attività che pian piano si affermano, la voglia di calcio si fa risentire. A Luglio del 2014 firmo a Legnano, nonostante la voce in giro, di colleghi che giocano nei dilettanti, mi faccia molto riflettere (parole non mantenute, rimborsi non pagati legati ai risultati, mancanza di tutela sanitaria ecc)
La stagione parte con 2 sconfitte su 3. “stipendi congelati” recita il presidente nello spogliatoio il martedì successivo, giurando che il congelamento è solo temporaneo legato al fatttore risultati!
Inutile andar oltre perchè tanto il finale lo si conosce bene,è la solita solfa ormai risaputa.
Nei dilettanti non ci sono tutele, chiunque può portare avanti una società di calcio tanto non si è tenuti a pagare nessuno e male che vada….la si fa fallire! Promesse legate ai risultati (se vai bene ti pago altrimenti non vedi un euro). A livello sanitario la Lega Calcio perchè non impone il medico anche nel corso degli allenamenti come invece è obbligatorio in Lega Pro? Non c’è anche qui il rischio di infortunio? Arbitri e commissari di campo oltre a fare ”l’appello pre-gara” perchè non controllano se all’appello non manca anche il DEFIBRILLATORE? (che se presente tanto per intenderci, avrebbe salvato molto probabilmente la vita al mio amcico Pier Mario Morosini in quel di Pescara?) Perchè i giocatori non sono tutelati sui rimborsi, che, in caso non percepiti, possono essere cause di sfratti, mancata disponibilità per pagare la benzina o il biglieto del treno che li porta al campo? Dove sono le leggi che TUTELANO I CALCIATORI nei dilettanti?
Ora detto questo. E aggiungendo che forse, non cè bisogno di aspettare il buon Carletto Ancelotti, che da Madrid sottolinea che ”la primavera non serve a nulla, infatti siamo l’unico paese in Europa che non ha la seconda squadra”,(perchè il giocatore che si confronta con i pari età FORSE e dico FORSE non potrà mai davvero essere pronto per un’ eventuale chiamata in prima squadra) per meravigliarsi del fatto che Antonio Conte in un’intervista dichiara di far fatica a trovare giocatori per la nazionale italiana!!! (e,i più talentuosi, vedi Immobile, Cerci, e Verratti migrano all’estero, e sono per lo più spesso destinati alla panchina)
Forse, Macalli e Tavecchio, invece di preoccuparsi dell’inutile, invece di proporre minutaggi in lega pro per i giovani’ (scarsi e forti che siano), dovrebbero piuttosto pensare a proporre un minutaggio obbligatorio da parte delle prime squadre di A e B nei confronti dei LORO giovani che arrivano dal settore giovanile. No? Dovrebbero forse introdurre un regolamento che prevede nei settori giovanili un massimo di giocatori stranieri presenti in rosa, no? Questo non MOLTIPLICHEREBBE drasticamente la percentuale di probabilità di vedere nuovi talenti emergere nel NOSTRO calcio? La tutela dei giocatori (dilettanti e non) non porterebbe molte più giovani speranze ad esordire e a farsi strada nel mondo del clacio, tornando utile un giorno, magari perché no, anche alla nazionale italiana?
Ma questa ovviamente è solo una modesta opinione, di un modesto uomo e di un modesto giocatore, che per lo meno però,
…. ci ha provato….
Luisito Campisi
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