Amarcord
Parma, Leonardi: “Non mollo niente e non scappo da qui!”
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10 anni agoon
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RedazioneLa crisi del Parma sembra sempre più senza via d’uscita. La società ducale, sempre più ultima in classifica e in piena crisi dirigenziale, sembra già candidata verso una retrocessione che -al momento- sembrerebbe quasi inevitabile. In più, a partire da ieri, ci si è messa la contestazione dei tifosi parmigiani, che hanno esposto uno striscione eloquente nei confronti della dirigenza (“Ghirardi e Leonardi, pazienza finita”, ndr).
Ecco perchè l’ad crociato ha preso oggi la parola per illustrare la situazione all’indomani della decima sconfitta in campionato: “Ho già parlato con la squadra, il mio obbiettivo è quello di dare un segno di vita a questa squadra. Ho parlato con i ragazzi, e siamo rammaricati, amareggiati, ma siamo proiettati verso l’obbiettivo di fare l’impresa. Sono qui con il compito di dare ancora speranza e forza a questa squadra, abbiamo 26 partite a disposizione, e dopo oggi mi auguro che ci sia un discorso nuovo. Il messaggio è quello di partire di nuovo, da oggi. 78 punti sono tanti, ma se continuiamo con questo trend, però, sono pochi“.
Sul rapporto tra Leonardi e il presidente Ghirardi: “Il Presidente è venuto lunedì, ci ha parlato, e con lui ho un rapporto che va avanti da sei anni, ed è sempre andato nella stessa maniera, e sono assolutamente in linea con lui. Tutto passa dal risultato del campo. Venerdì il Presidente ha spiegato ed ha parlato. Ora ognuno deve pensare a fare la propria professione, la mia è quella di prendere la bandiera, andare sulla punta della barca e cercare di non farla affondare, e la squadra è con me. Dobbiamo provare a fare l’impresa. La volontà c’è, le potenzialità pure, quindi ora dobbiamo fare un’inversione di tendenza. Sono sereno perchè c’è una compattezza da questo punto di vista, ma dobbiamo trasportare questo sul campo“.
Sulla situazione economica dei crociati: “Tutti parlano di situazioni economiche del Parma, ma è tutta gente che non vedo nemmeno allo stadio… Gente che vede cinque partite e poi commenta tutte le altre. Quando ci sono i grandi risultati è merito di tutti, quando ci sono risultati pessimi è demerito di tutti. Colpevolizzare una persona sola è da vigliacchi“.
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