Amarcord
Juan Jesus assolve Mazzarri: “Abbiamo sbagliato tutti”
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10 anni agoon
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RedazioneIn una intervista concessa al quotidiano La Repubblica, Juan Jesus analizza il momento che sta attraversando l’Inter, affrontando i temi che stanno tenenndo banco in casa nerazzurra.
Cambio in panchina – Il brasiliano era uno dei fedelissimi di Mazzarri, che lo ha sempre impiegato nella sua difesa a tre. Interrogato sull’argomento, il centrale ha scagionato da qualsiasi responsabilità l’ex tecnico nerazzurro: “Abbiamo sbagliato tutti, non è stata colpa sua. E’ tutto crollato con la sconfitta casalinga contro il Cagliari. Ma in quella gara sbagliammo noi giocatori, scendendo in campo con un atteggiamento sbagliato. Conoscevamo bene le caratteristiche di Ibarbo e lo abbiamo fatto sembrare Cristiano Ronaldo”. Con l’arrivo di Mancini, ed il conseguente passaggio alla difesa a 4, Juan potrebbe essere impiegato nel ruolo di terzino sinistro: “Io voglio giocare, va bene anche in porta. Ho sempre giocato con tutti gli allenatori, spero accada anche con Mancini, che è un grande tecnico, come dimostra il suo curriculum”.
Derby – Domenica sera andrà in scena il derby contro il Milan, appuntamento che in casa nerazzurra proprio non si vuole fallire: “È la partita che ci voleva per noi: non decide la stagione, ma se la vinciamo li sorpassiamo e ci rilanciamo. Crediamo nel terzo posto. E Palacio, dopo un inizio di stagione difficile, potrebbe riprendere a segnare, magari con un colpo di tacco come un anno fa. Di loro temo la velocità di Menez“. Il caso vuole, inoltre, che con Juan in campo l’Inter non abbia mai perso una stracittadina. Il difensore, però, è scaramantico: “Faccio gli scongiuri”.
Serie A – Nonostante la giovane età, il centrale gioca in Serie A da diverso tempo ed ha avuto modo di affrontare molti attaccanti. A metterlo in difficoltà, però, non sono stati i big: “Cavani, Higuain, Balotelli, non mi hanno mai messo in crisi. Ho sofferto molto Biabiany ed i giocatori col baricentro basso, come il Papu Gomez, che però casca troppo spesso. Su questo argomento, devo dare ragione a Vidic, qui in Italia gli attaccanti vanno giù molto facilmente. Cuadrado, ad esempio, è fortissimo ma appena lo tocchi va giù. Nel calcio i contatti ci sono, si dovrebbero sopportare diversamente”.
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