Il Moviolone
Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Le Survivor Series scatenano il mercato in WWE. E i fan sono in fibrillazione
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10 anni agoon
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RedazioneNovembre in WWE è tempo di mercato. E chi in agosto e a gennaio va in fibrillazione seguendo le varie trattative e i loro sviluppi non può che essersi goduto la puntata di RAW andata in onda lunedì scorso da Liverpool (al netto del curioso atteggiamento del pubblico inglese, che ha intonato frequenti cori di sostegno completamente avulsi dall’azione, ad esempio all’indirizzo di JBL, ex campione del mondo ma oggi semplicemente telecronista).
Decisamente godibile lo sviluppo della trama, con le due fazioni contrapposte (il Team Authority da una parte e il Team Cena dall’altra) alla costante caccia di importanti pedine da inserire nel proprio scacchiere durante l’intero show.
E così Jack Swagger è stato eliminato a inizio puntata, lasciando Cena e Ziggler a domandarsi cosa fare con una coperta a disposizione sempre più esigua, la corte di Stephanie McMahon a Rusev (ingaggiato dall’Authority, ma alle proprie condizioni), la decisione di Big Show e Sheamus di aderire alla fazione del rapper di Boston e, soprattutto, tutta l’azione incentrata su Ryback.
L’ex Skip Sheffield, cui a lungo si è cercato di dare una collocazione nelle vicende di Stamford, ha finalmente convinto una volta che ha mostrato a tutti la sua incorruttibilità e il suo desiderio di muoversi in autonomia, respingendo le lusinghe dell’una e dell’altra fazione. E così l’attenzione di tutti è divenuta massima nel main event che lo ha visto contrapposto a John Cena in persona, con l’intera Authority a bordo ring per cercare – contro la sua indicazione – di convincerlo della bontà di muoversi tutti insieme.
Il finale ha stravolto tutto, con lo scontro Ryback-Kane e l’inevitabile parapiglia sul ring, al seguito del quale l’Eterno Affamato ha lasciato con un pugno di mosche in mano il gruppo che fa capo a Triple H, senza però nemmeno schierarsi dalla parte di Cena. E la ruota si è completata quando l’assenza dell’uomo che aveva iniziato il valzer delle adesioni ai due Team (Dolph Ziggler) ha avuto una spiegazione nell’ufficio della famiglia McMahon: era stato assalito da Luke Harper, autocandidatosi a quinto elemento del gruppo dei cattivi.
La tensione è ai massimi livelli e al momento le Survivor Series sembrano poter offrire uno spettacolo indimenticabile nello storico scontro tra Team, che promette spettacolo come erano anni che non accadeva.
E a Cena manca un tassello: potrebbe essere riempito proprio da Ryback, o magari da Randy Orton, atteso a un recupero dopo i pestaggi delle scorse settimane. Il Team Cena al momento sembra debole rispetto al Team Authority, ma più compatto (c’è da gestire un mercenario come Luke Harper, un personaggio come Rusev che senz’altro va per una strada diversa da quella dell’Authority e potrebbe anche regalare sorprese e le ambizioni contrastanti di Kane e Seth Rollins). Senza dimenticare il discorso relativo alla cintura di campione assoluto: possibile che Brock Lesnar rimanga completamente escluso da un evento centrale della stagione come le Survivor Series? D’altra parte conosce già il nome del suo avversario: John Cena. E non si può non pensare a un possibile scontro per il titolo inserito all’ultimo minuto nella card, come i piani del post Hell in a Cell prevedevano.
Tante domande che non potranno che trovare una risposta nell’ultima settimana prima del PPV. L’attenzione dei fan è al massimo. E la WWE non può che fregarsi le mani per un evento finalmente preparato nel migliore dei modi.
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