Suarez torna a mordere: “Trattato da criminale!”

Rientrato di recente dalla squalifica esemplare inflittagli dalla Fifa per il celebre morso rifilato a Chiellini nel corso degli ultimi mondiali, Luis Suarez torna ad attaccare l’organismo calcistico internazionale reo -a suo dire- di avergli propinato una punizione troppo severa. Queste le parole dell’attaccante del Barcellona nella sua autobiografia, anticipate dal quotidiano catalano ‘Sport’: “Mi hanno trattato come un criminale – ha scritto Suarez – Ho dovuto firmare il contratto quasi clandestinamente, se ci fosse stata una clausola ‘morso’ l’avrei firmato ugualmente. Ho fatto un errore, è stata colpa mia“.



Quindi l’uruguayano prosegue: “Mordere spaventa un sacco di gente, ma è relativamente innocuo o almeno lo è stato negli incidenti in cui sono stato coinvolto. Le persone parlano di me come se fossi un giocatore problematico ma dovrebbero parlare con i miei colleghi e cercare di trovarne uno solo che la pensa così. Dopo la sospensione della Fifa ho dovuto pianificare tutto per evitare che i paparazzi pubblicassero foto che in qualche modo mi legavano al calcio. Avevo pronte tre automobili diverse per ogni uscita ma mi capitava di viaggiare nascosto nell’auto dei miei suoceri“.