Amarcord
La nuova primavera di Genova
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10 anni agoon
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RedazioneDi questi tempi – con le alluvioni che hanno colpito e creato ingenti danni alla città di Genova – il titolo sembra quantomeno azzardato, ma è chiaro come il nostro sia un chiaro riferimento alla brillante stagione condotta da Genoa e Sampdoria. I tifosi delle storiche rivali cittadine guardando la classifica potrebbero essere colpiti dalle vertigini: terzi i Doriani, quarti i Grifoni (appena un punto sotto)! Eravamo disabituati a vedere le Liguri così in alto in classifica, la Samp nel 2011 ha perfino assaporato il gusto amaro della retrocessione.
Ma adesso è tutta un’altra storia: sulla sponda blucerchiata si fanno paragoni con l’ultimo grande campionato, parliamo del 4° posto (nel 2010) e della magica coppia Cassano-Pazzini. Nelle menti rossoblù si scava fino al 2009, quando un certo Diego Milito faceva sognare la gradinata Nord e Thiago Motta era il metronomo del centrocampo. È passato quasi un lustro, ma questo pare l’anno buono per il ritorno in grande stile.
La Doria, in estate, ha cambiato pelle: Massimo Ferrero ha rilevato la proprietà dai Garrone e Sinisa Mihajlovic ha potuto lavorare (fin dal ritiro) con serenità, dando il suo importante contributo alla causa. Da applausi pure il lavoro svolto dal DS Carlo Osti, abile a trattenere in blucerchiato: Gabbiadini, Okaka, Obiang e Soriano. Sacrificato alla voce bilancio il tedesco Mustafi (campione del mondo con la Germania), è arrivato (in prestito) un altro giovane talento, ovvero Alessio Romagnoli.
Il tecnico serbo, da esperto uomo di campo, ha amalgamato l’esperienza di Palombo, Gastaldello e De Silvestri con la verve dei giovani, il risultato è un orologio dagli ingranaggi perfetti. Quando tutto gira bene, anche il fattore C è dalla tua: Romero (fuori rosa ad inizio stagione) ha sfruttato l’infortunio di Viviano, per riprendersi il posto da titolare e salvare più di una volta la porta. Gli inizi di campionato portano delle sorprese, ma questa Doria ci sembra una certezza.
Se tra i rivali è cambiato tutto, il Genoa ha dovuto ritrovare la “vecchia comitiva” per ritornare protagonista. Gian Piero Gasperini, esonerato a fine 2010, si è ripreso la panchina nello scorso campionato. L’allenatore di Grugliasco ed il suo immancabile 3-4-3 stanno riportando in alto il Grifo. La sconfitta subita nel Derby della Lanterna è solo un ricordo, le 4 vittorie nelle ultime 5 partite (tra cui l’1-0 sulla Juve) hanno rimesso le cose a posto tra squadra e tifoseria.
Le chiavi della rinascita si trovano a centrocampo dove Bertolacci, Sturaro e Perotti sfornano prestazioni di livello, così come in avanti con la nuova vena realizzativa di Matri ed in difesa con l’esplosione del colosso francese De Maio. Enrico Preziosi gongola, pronto a far pagare fino all’ultimo centesimo per i gioielli che stanno facendo faville. La strada verso la gloria (cioè un piazzamento in Europa) è ancora lunga, ma siamo certi che il Grifone se la giocherà fino in fondo.
L’undicesima giornata prevede due ulteriori banchi di prova: la Samp riceve a Marassi il Milan, mentre il Genoa va a fare visita al Cagliari di Zeman. Altro turno interno per la truppa di Mihajlovic, che dopo aver battuto la Fiorentina, prova a prendersi pure lo scalpo del Milan. Fuori Palombo (squalificato) sarà Obiang a giocare al centro della difesa. È proprio il reparto difensivo il punto di forza, con appena 6 reti subite (secondo solo a quello della Juventus) migliora il risultato dell’anno dello Scudetto.
I Rossoblù (unici insieme al Milan ad essere imbattuti fuori casa), con un numero elevato di supporter al seguito, cercano il quarto successo in trasferta, sperando che il Mitra Matri continui a far fuoco in trasferta (5 gol tutti segnati lontano da Marassi). Vedremo cosa diranno questi 90’… Genova sogna di passare un’altra settimana da protagonista!
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