Boxe: Foreman e la sua leggenda, la vittoria contro Moorer il 5 novembre 1994 a 45 anni

George Foreman è stato uno dei più grandi sportivi della storia, leggenda anche al di fuori del pugilato.

I suoi match contro Joe Frazier e Muhammad Ali sono assolute pietre miliari della storia della boxe e il suo mito è rimasto intatto nei cuori dei tifosi nonostante l’incredibile sconfitta proprio con Ali a Kinshasa nel 1975.

Il suo grande punto di forza è sempre stata la devastante potenza, con cui intimoriva gli sfidanti ancor prima di salire sul ring.

Dopo essersi ritirato appena ventottenne dopo la clamorosa disfatta contro Jimmy Young, rientrò dieci anni dopo e cominciò a macinare numerosi successi fino all’opportunità di riconquistare il titolo dei Pesi Massimi nel 1991, perdendo dal grande Evander Holyfield.

Poi, nel 1993 non sfruttò una nuova occasione contro Tommy Morrison, conosciuto anche per aver recitato nel film “Rocky V” nella parte di Tommy Gunn.

Quando ormai sembrava essere giunto al capolinea, divenne lo sfidante ufficiale di Michael Moorer per le sigle WBA e IBF e l’incontro si tenne alla MGM Grand Arena di Las Vegas, nel Nevada, il 5 Novembre 1994.

Moorer, ben più giovane (classe 1967) e veloce, mise in profonda crisi il vecchio campione texano per le prime nove riprese, ma nella decima “Big George” demolì l’avversario con un destro spaventoso al viso e si laureò campione mondiale a 45 anni, il più vecchio di sempre tra i Massimi.

Oltre ciò, vinse anche l’oro olimpico dei Massimi a Città del Messico 1968, il premio Fighter of the Year nel 1973 e nel 1976 e il suo incontro con Ali, ricordato come “The Rumble in the Jungle” ha ispirato i film “Rocky III”, “Quando eravamo re” di Leon Gast e il racconto “The Match” di Norman Mailer.

Oggi, è un ricchissimo imprenditore ed è padre di 10 figli, tutti chiamati George, mentre il suo avversario Moorer si è ritirato nel 2008, a 41 anni, dopo un’ottima carriera in cui ha vinto le cinture iridate sia nei Massimi Leggeri sia nei Massimi tra i professionisti.

Riccardo Tempo dal sito: http://worldsports1987.com/