Amarcord
Inzaghi e Montella, due bomber in panchina
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10 anni agoon
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RedazioneUna vita da avversari, a contendersi la ribalta, lo scettro di bomber principe del calcio italiano ed anche la maglia della Nazionale. Così profondamente diversi ma anche uguali. Si perchè se per caratteristiche tecniche, carattere ed anche “sorte”, intesa come titoli conquistati e messi in bacheca, Filippo Inzaghi (316 gol in carriera tra club e Nazonale) e Vincenzo Montella (237 reti totali) non potevano essere più in contrapposizione l’uno con l’altro, ad accomunarli c’è sempre stata la ricerca sfrenata, un’autentica propensione e “malattia” per il gol.
Una vita da avversari, dicevamo. Non può essere un caso, infatti, che la stagione della definitiva consacrazione di entrambi ha rappresentato la prima di una lunga sfida tra i due che si sarebbe protratta per anni. Inzaghi e Montella, tutto è iniziato nel 96/97 uno all’Atalanta, l’altro alla Sampdoria. Già lì si era capito di che pasta erano fatti. Decisamente meno graziato e più egoista il primo, più dotato tecnicamente ma comunque letale sotto porta il secondo. Lo scudetto non era ancora affar loro, almeno per il momento, ma la “febbre da gol” era già e lì, insaziabile, tanto che ad appassionare gli sportivi di tutta Italia, oltre alla lotta per il titolo di campione d’Italia, è stata anche la contesa per lo scettro di capocannoniere tra questi due giovani bomber emergenti. Ventiquattro reti per Filippo, ventidue per Vincenzo che, però, nel corso della carriera avrà modo di rifarsi, come nel 2000/2001 quando la Roma, grazie allo straordinario girone di ritorno di Montella si aggiudicò lo scudetto, davanti proprio alla Juventus di un Filippo Inzaghi in difficoltà e non più in sintonia con l’ambiente bianconero. Di lì a poco, infatti, per Super Pippo si sarebbero aperte le porte della Milan.
Dopo tante sfide sul campo, è finalmente arrivato il primo confronto in panchina, in una partita, perlatro, che ha un’importanza fondamentale per le sorti del campionato di entrambe le squadre. Ma, visto il rango dei due protagonisti, è giusto così, una sfida normale non avrebbe reso merito a questi due straordinari cannibali dell’area di rigore. E chissà che, nel corso del confronto, ad entrambi non venga voglia di scendere di nuovo in campo, per cercare ancora di superarsi, e segnare una rete più dell’altro. I bomber, quelli veri, stavolta siederanno nelle rispettive panchine, dalle quali potranno scrutarsi a qualche metro di distanza. Inzaghi e Montella, a voi la sfida. Ancora una volta.
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