Amarcord
Milan, Inzaghi: “Voglio che domani San Siro sia una vera bolgia!”
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10 anni agoon
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RedazioneDopo la bella e convincente vittoria ottenuta sul campo del Verona, il Milan è atteso al test Fiorentina, con gli uomini di Montella che vogliono cancellare la deludente prestazione contro la Lazio. In Europa i Viola sono a punteggio pieno nel girone, mentre in campionato la classifica piange. Il tecnico rossonero è stato esaltato dalle parole dell’Aeroplanino e quello contro la Fiorentina sarà un esame importante per capire quale potrà essere il destino dei rossoneri in campionato.
“Domani sarà complicata. La Fiorentina è una delle migliori della Serie A, con un grande gioco. Per questo in Europa fatica meno. La Viola al completo è al livello anche di Juve e Roma. Ha un ottimo organico e la riprova è arrivata dall’Europa League dove ha vinto con un solo titolare. Domani però voglio tornare a vincere a San Siro, in una bolgia. Avremo bisogno dei nostri tifosi“, le parole di Filippo Inzaghi.
Su Jeremy Menez, uno degli uomini più positivi in questo avvio di stagione rossonera: “Ho parlato con Jeremy. A Verona era un po’ timoroso dopo l’infortunio. Sono sereno e lui si è sempre comportato bene. Jeremy è una punta e può farla sia il centravanti, che l’esterno o la seconda punta. Domani dovrò decidere fra lui El Shaarawy e Torres. Sarà complicata ma sono scelte che tutti gli allenatori vorrebbero avere“.
Sul dualismo Abbiati-Diego Lopez in porta: “Ad inizio stagione le gerarchie erano chiare con Lopez titolare. Poi è arrivato l’infortunio e Cristian si è fatto trovare pronto. Adesso devo fare una scelta difficile. Qualunque scelta farò domani potrebbe essere giusta o criticabile. Starà a me decidere in base a quanto visto in allenamento”.
Sull’obiettivo terzo posto: “Conosco bene il mondo del calcio e so che le insidie non mancano. Noi dobbiamo stare con i piedi per terra. Lo ripeto ogni giorno perché anche sul 3-0 non siamo mai tranquilli. Siamo una squadra che ha bisogno di trovare le proprie convinzione. I risultati positivi ci aiutano e proprio per questo devo tenere sempre l’attenzione molto alta, su di me e sulla squadra, cercando di riparare i ragazzi dai troppi elogi. Siamo il Milan, ancora non abbiamo fatto nulla“.
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