Caso Muntari, anche il Milan dalla parte del Verona

Prosegue il giallo legato ai presunti cori razzisti intonati-secondo la questura- dai tifosi del Verona all’indirizzo di Sulley Muntari nel corso della recente sfida tra i gialloblù e il Milan. Cori che, pur presenti nel referto del giudice sportivo, nessuno sembra avere sentito e per i quali nessuno dei presenti sul campo si era minimamente indignato (polizia compresa). 

 

Eppure, tra lo stupore generale, sono costati ugualmente un turno di squalifica alla curva scaligera da scontare nel corso della gara casalinga contro la Lazio. Oggi il club gialloblù presenterà ricorso d’urgenza alla Corte sportiva d’appello, che si riunirà domani alle 14.45, in tempo per evitare – questa la speranza dell’Hellas – la chiusura del settore.



A dare convinzione alle speranze dell’Hellas ci sono anche le testimonianze del Milan e dello stesso Muntari, presunte ‘vittime’ dei cori discriminatori, che però non si sarebbero accorti di nulla. Ieri l’a.d. Adriano Galliani ha parlato col presidente Maurizio Setti esprimendogli solidarietà e dichiarandosi pronto a collaborare e a fornire la propria testimonianza per la ricostruzione dei fatti.



Una carta, questa, citata anche dal Verona per commentare l’assurdità della vicenda. Queste le domande poste dal presidente Setti: “Perché Muntari o il Milan non hanno segnalato i cori all’arbitro né hanno detto una parola di condanna nei giorni seguenti? Perché nessun organo d’informazione ne ha parlato? Perché l’arbitro non è intervenuto e nel referto ha lasciato in bianco lo spazio relativo al comportamento del pubblico?“



Domande che, a questo punto, dovranno necessariamente avere una risposta…