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Un rossonero chiude la porta alla Juve: “In Italia solo Milan!” Ma che bordate a Seedorf…
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10 anni agoon
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RedazioneI tifosi milanisti possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Nonostante il contratto in scadenza il prossimo giugno e la spietata corte della Juventus in atto già da diversi mesi, Ignazio Abate giura fedeltà ai colori rossoneri e si impegna a non vestire nessun’altra maglia nel campionato italiano: “La mia priorità è il Milan: lo aspetterò finché potrò. Questa è casa mia, anche se so che nel calcio ci si può separare. Io voglio restare e chiudere qui la carriera. Non riesco a vedermi con un’altra maglia addosso, almeno in Italia: al massimo andrei all’estero. Ma il momento di salutarci non è arrivato. Quando arrivo a Milanello, mi emoziono ancora”.
Nell’intervista completa rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Abate parla anche di Pippo Inzaghi e del suo rapporto con lui: “Inzaghi? Lo conosco da anni: è un maniaco, un perfezionista. Lo era da giocatore e lo è da tecnico. Nello spogliatoio si fa rispettare: c’è il momento in cui si lavora, e lì Inzaghi non transige, e il momento in cui si può scherzare. C’è una fiducia corrisposta tra noi e lui. Da tanto non si respirava un’aria così a Milanello”.
Sugli ex allenatori: “Seedorf? Non gli ho mai chiesto spiegazioni per le esclusioni e gli ho sempre detto le cose in faccia. Pretendo solo rispetto e lealtà. In quei mesi soffrivo, rischiavo di perdere il Mondiale. È stato un capitolo sfortunato per me e per il Milan. Mi ha fatto piacere che Seedorf abbia detto che mi sono sempre comportato da professionista. Leonardo? E’ stato fondamentale: quell’anno pensavo di fare il ritiro e poi andare via. Mi voleva la Roma. Mi impostò Leonardo da terzino. Lui ha cambiato un po’ la mentalità della società puntando sui giovani. Allegri? Con Allegri all’inizio non giocavo, ma dopo il Real non sono più uscito. Con lui ho un rapporto di amicizia: è una persona leale, sincera, vera”.
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