Amarcord
Torres non gira, ma Inzaghi ha già pronto l’asso nella manica
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10 anni agoon
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RedazioneNon certo un inizio da sogno, quello di Fernando Torres in maglia rossonera. Condizionato anche da un infortunio contratto ancor prima di sbarcare a Milanello, il bombero spagnolo ha messo a segno appena una rete nelle prime cinque uscite stagionali, dando sempre la sensazione di essere un corpo estraneo, avulso dal gioco della squadra rossonera.
L’ex bomber del Chelsea ha fallito, nell’ordine, tre occasioni d’oro contro Cesena, Chievo e Verona, dove avrebbe potuto (e dovuto, stando a quanto sostengono i tifosi) far vedere qualcosa in più sia dal punto di vista del gioco che della concretezza in zona gol.
E se in Inghilterra se la ridono, paragonando Balotelli al mai rimpianto Fernando per la scarsa freddezza sottoporta, Pippo Inzaghi invece si preoccupa e studia nuove soluzioni tattiche per far coesistere El Nino con i ben più pimpanti Honda, Menez ed El Shaarawy, esaltati dal 4-3-3 coniato dall’ex attaccante rossonero.
Un rebus che, al momento, potrebbe anche non trovare soluzione: felice del rendimento dei suoi, Inzaghi non sembra -al momento- avere alcuna intenzione di apporre modifiche sostanziali ad un modulo che lo ha visto raccogliere buoni risultati e un gioco convincente. Ecco allora che per Torres, se le cose non dovessero cambiare nel breve periodo, potrebbe prospettarsi anche una clamorosa ipotesi di addio ai colori rossoneri. Forti sono infatti le sirene che arrivano da Gelsenkirchen dove, da qualche giorno, si è insediato sulla panchina dello Schalke 04 il suo ex allenatore Roberto Di Matteo, unico tecnico capace di esaltarne le caratteristiche nei suoi anni di miitanza Blues.
In caso di partenza dell’ex Chelsea, Inzaghi non opporrebbe strenua resistenza: l’alternativa al Nino è già in casa e ha grande voglia di rivalsa dopo diversi mesi passati in naftalina: Gianpaolo Pazzini infatti scalpita per un’occasione da titolare dopo aver raccolto -in questa prima fase di stagione- appena 38′ sul campo, divisi in tre spezzoni di gara.
Troppo poco per uno che, nei piani di Inzaghi, doveva essere il bomber su cui puntare per costruire il suo nuovo Milan. E che, complice l’arrivo di Torres e la concorrenza di Menez, non ha quasi mai visto il campo. Ma ora le cose potrebbero anche cambiare: l’abilità nel gioco aereo e lo spiccato senso del gol di Pazzini ne fanno l’ elemento perfetto per inserirsi al centro del tridente d’attacco, dove potrebbe raccogliere i cross di Abate e De Sciglio e sfruttare al meglio i movimenti di Honda, Menez o El Shaarawy, dando peso e concretezza al reparto offensivo.
Che quindi, a conti fatti, potrebbe tranquillamente fare a meno di Torres, o almeno di questo Torres. Inzaghi lo sa bene e scalda il suo personalissimo asso nella manica…
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