Amarcord
Lazio, dopo lo schianto l’agente di Keita difende il suo assistito: “Non aveva bevuto”
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10 anni agoon
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RedazioneIn casa Lazio, dopo la confortante vittoria contro la Fiorentina, tiene banco il caso Keita Balde: nella notte tra domenica e lunedì, il giovane attaccante spagnolo di origine senegalese, si è schiantato sfasciando gran parte della sua Lamborghini. Ieri il giocatore è andato a rapporto da Igli Tare che ha difeso il proprio giocatore: “Il giocatore non ha bevuto niente nella maniera più assoluta. Ha solo perso il controllo di una macchina troppo potente”.
L’alcol test però, secondo il quotidiano Il Tempo, avrebbe smentito le parole di Tare, riportando un valore inferiore ai limiti tollerati dalla legge (0,34), ma superiore a quelli di un neopatentato, inevitabile il ritiro della patente. L’agente Ulisse Savini, in eclusiva a calciomercato.com, ha dato la sua versione dei fatti: “Keita non era ubriaco, non aveva bevuto e il limite di 0,34 che alcuni riportano è assolutamente al di sotto dei limiti di legge, non compatibile con quello che la legge stabilisce per un neopatentato, ovvero la sobrietà assoluta, ma credo sia scorretto far passare un valore così limitato e ininfluente come uno stato di ebbrezza. Quindi ci tengo a ribadire che Keita non aveva bevuto perché l’alcol non rientra nel suo concetto di professionalità e di condotta di vita”.
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