Amarcord
Inter, Mazzarri: “Se mi sento salvo? Io penso solo al campo..”
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10 anni agoon
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RedazioneQuello di San Siro contro Napoli sarà un crocevia fondamentale per il prosieguo del campionato dell’Inter ed in particolare per Walter Mazzarri, duramente contestato dai tifosi ma forte delle fiducia del presidente neroazzurro Erick Thohir. Contro la sua ex squadra il tecnico toscano è chiamato a risollevare l’Inter dopo le sconfitte tremende subite con Cagliari e Fiorentina, ma complici i numerosi infortuni, l’impresa non sembra davvero semplice da raggiungere. In conferenza stampa WM ha analizzato il match di San Siro.
Sull’importanza della posta in gioco: “Voglio vedere i miei giocatori che mettano in campo quello che proviamo. Presto per dire quanto peserà questa partita, manca tantissimo. Il nostro obiettivo è lottare per la Champions e lo faremo fino alla fine. Si tende troppo a fare bilanci anticipati, nel nostro campionato c’è tantissimo equilibrio. Ancor di più quest’anno. Dobbiamo lavorare, lo sappiamo tutti. Abbiamo toccato i tasti giusti e domani voglio verificare la voglia dei miei ragazzi di riscattarsi. Il mio calcio lo conoscono tutti, sanno bene i giocatori ciò che voglio vedere. Aggressività e ritmo, spero da domani, altrimenti nel minor tempo possibile. Voglio il risultato”.
Sulla contestazione dei tifosi: “I fischi non fanno mai bene, i tifosi devono incitare per tutti i 90′. Il dissenso si può manifestare alla fine, durante la gara crea problemi di pressione. I giocatori ne risentono. A volte non si capisce a chi sono rivolti i fischi. I tifosi vogliono i risultati, io faccio le mie scelte. Non è molto chiara una situazione di questo tipo”.
Sulla fiducia di Erick Thohir: “Sono contento della sua fiducia anche se non cambia la mia concezione su questa squadra. Vogliamo essere competitivi anche per la Champions. Vogliamo tornarci al più presto. Domani ci sarà anche Bonazzoli, molto giovane ma promettente. Non so quando sarà utilizzato. Ci darà soddisfazioni”.
Sulla preparazione estiva e le parole di Piero Ausilio: “Dire ‘sbagliata’ non è corretto. Gli allenatori risponde della parte tecnico-tattica, il mio preparatore non sbaglia nulla da tredici anni, dopo il Mondiale non era facile. In ritiro i giocatori hanno lavorato per 15 giorni al massimo, gli altri si sono aggregati dopo, e questo non dipende da nessuno. Non possiamo allenare un giocatore che torna infortunato dal Mondiale, come successo a Medel. Ausilio ha ripetuto lo stesso concetto espresso dal sottoscritto nel post-Firenze. Io sono andato in sala stampa e ho parlato usando le sue stesse parole”.
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