Amarcord
Milan, effetto Inzaghi: che fine hanno fatto questi sette?
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10 anni agoon
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RedazioneTutti felici ed entusiasti per il nuovo Milan targato Pippo Inzaghi? Macchè! Come ogni allenatore, anche l’ex numero 9 ha preso, nei primi mesi di panchina, alcune scelte difficili che hanno portato -inevitabilmente- il malumore in un angolo dello spogliatoio. Tra infortuni, squalifiche e scelte tecniche, le prime sei partite di campionato hanno visto un minutaggio pari (o vicinissimo) allo zero per ben sette giocatori rossoneri che, fino allo scorso anno erano tutto sommato inseriti nel progetto tecnico-tattico.
I sette ‘desaparecidos’ rossoneri (quasi un’intera formazione, con relativi ingaggi da corrispondere a fine mese) vivono ognuno una situazione particolare: si va dai giocatori a fine carriera (Essien e Zaccardo), alle promesse non mantenute (Saponara, Niang e Albertazzi), passando per alcuni acquisti sbagliati (Agazzi) e finendo con i separati in casa per ragioni societarie (vedi Mexes e il suo lauto ingaggio da 4 milioni di euro, mai spalmato dal francese nonostante le pressioni dirigenziali).
In totale fanno zero, come i minuti giocati e come le possibilità di riscatto, se si eccettuano Essien (che potrebbe essere impiegato, per necessità, nella sfida contro il Chievo) e Saponara (che Inzaghi vorrebbe recuperare attraverso un lungo processo mentale e atletico). Per gli altri, anche le chiacchiere stanno a zero e l’unica soluzione auspicabile al momento potrebbe essere la cessione, anche se non sarà facile per i rossoneri liberarsi di giocatori che hanno ancora vari anni di contratto in essere (Mexes escluso).
Un bel problema per la società e per Inzaghi, che avrebbe gradito allenare una rosa ristretta e ben amalgamata in una stagione dove non avrà l’impegno ingente delle coppe europee. E che, invece, dovrà fare i conti con quegli intrighi di spogliatoio già fatali al suo predecessore…
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