Pazza Inter
Ancelotti rivela: “Al Psg litigavamo sempre. E su Ibrahimovic…”
Published
10 anni agoon
By
RedazioneAd oltre un anno di distanza dal suo addio al Paris Saint Germain, Carlo Ancelotti torna sui motivi che lo hanno indotto a lasciare la Francia per sposare il progetto del Real Madrid. Tra questi, il tecnico emiliano sottolinea la poca serenità dell’ambiente parigino in caso di sconfitta sul campo sulle colonne di ‘So Foot’: “Alla fine della seconda stagione, ho cominciato a convincermi che qualcosa non andava. Eravamo in testa al campionato ma non ero convinto che il lavoro che facevamo era giusto. E poi non mi trovavo a mio agio con i dirigenti, per cui ho deciso di andare via. La mia fortuna e’ stata dire che me ne sarei andato prima di vincere il campionato. Poi, con la Ligue 1 in bacheca, i dirigenti volevano obbligarmi a rimanere fino alla fine del contratto, che scadeva la stagione successiva. Ci sono stati tanti problemi ma non ho mai tradito il Psg, quando dissi loro che andavo via non avevo ancora contatti con alcun club”.
Quindi il tecnico campione d’Europa rincara la dose: “Non abbiamo fatto un brutto lavoro, abbiamo vinto il campionato ma la dirigenza non era contenta e a quel punto ho capito che non credevano nel progetto ma volevano risultati immediati. Erano ansiosi ma il Psg aveva bisogno di continuare a lavorare nel medio e lungo termine. Non si poteva pensare di vincere subito la Champions. Quando ero li’, ogni sconfitta finiva in liti e urla”.
Sul suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic, uomo di punta del Psg: “Si sacrifica per il bene del gruppo anche se tutti pensano che sia insopportabile ma non e’ assolutamente cosi’. E’ il calciatore piu’ altruista che abbia mai conosciuto, e’ un peccato che il mondo intero creda il contrario“.